Volatilità dei mercati: come sfruttarla con le opzioni binarie
Di NicolettaLe opzioni binarie rappresentano transazioni basate sul principio sì/no, dove l’investitore può fare trading sulla probabilità che un evento si verifichi oppure no. Per esempio un’opzione binaria può supporre l’ipotesi che la Banca Centrale Europea alzi i tassi d’interesse. Se la risposta è sì (ovvero la banca effettivamente alza i tassi d’interesse), l’opzionie binaria si stabilizza a 100, mentre se la risposta è no (ovvero Banca Centrale Europea lascia i tassi invariati), l’opzione binaria si stabilizza a 0.
Dal momento che le le binary avranno sempre un esito o a 100 o a 0, il trader sa dall’inizio quanto può essere il massimo profitto o la massima perdita.
Le opzioni binarie offrono grandi vantaggi se utilizzate in periodi di volatilità. Fare trading sulla volatilità infatti significa aprire una posizione su uno strumento sottostante che si muove sia al rialzo che al ribasso; facendo trading su “quanto” lo strumento si muove anziché sulla direzione in cui si muove, rappresenta l’essenza del trading sulla volatilità.
Se per esempio si ritiene che il FTSE Mib sia prossimo a un’importante oscillazione, ma non si è certi della direzione che prenderà, è possibile aprire una posizione binary sia sulla chiusura del FTSE Mib sopra i 50 punti che un’altra posizione sulla chiusura dello stesso sotto i 50 punti.
Facciamo conto che la prima opzione binary del nostro esempio (FTSE Mib chiude sopra i 50 punti) siaprezzata a 14/16; per aprire una posizione a 10€ per punto verrà richiesto un deposito di 160€ (ovvero 10€ x 16 punti). Se la seconda binary è prezzata a 5/7 e si apre una posizione sempre a 10€ per punto, il deposito richiesto sarà in questo caso di 70€ (10€ x 7 punti). Ecco quindi che il totale è di 23 punti, oppure 230€ (160€ + 70€), e rappresenta il rischio massimo del trade.
Ci troviamo ora con due trade aperti: uno che prevede la chiusura dell’indice italiano FTSE Mib al di sopra dei 50 punti, mentre la seconda prevede la chiusura dello stesso indice al di sotto dei 50 punti percentuali.
Se il FTSE Mib chiude al di sopra dei 50 punti la prima delle nostre binary si stabilizzerà a 100, mentre la seconda a 0. La seconda opzione binaria registrerà una perdita di 70€ (0 punti/livello di chiusura – 7 punti/livello di apertura = -7 x 10€ per punto = -70€), ma con la prima si otterrà un profitto di 840€ (100 punti/livello di chiusura – 16 punti/livello di apertura = 84 x 10€ = 840€). Il profitto finale sarà quindi di 770€ (840€ – 70€ = 770€).
Se l’indice italiano FTSE Mib chiude invece al di sotto dei 50 punti, la prima opzione si stabilizzerà a 0 mentre la seconda a 100 punti. Il primo trade registrerà una perdita di 160€ (0 punti /livello di chiusura – 16 punti/livello di apertura = -16 x 10€ per punto = -160€), mentre la seconda binary chiuderà invece in profitto di 930€ (100 points/livello di chiusura – 7 punti/livello di apertura)= 93 x 10€ per point = 930€). Ecco quindi che il profitto totale risulta essere nuovamente 770€ (930€ – 160€ = 770€).
È sempre importante tenere a mente che le opzioni binarie sono soggette a un rischio, se infatti il FTSE Mib si fosse mosso meno di 50 punti allora entrambe le binaries avrebbero chiuso a 0 e di conseguenza l’intero deposito di 230€ sarebbe andato perso.
Alice
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