Vendita immobili e notai: che cos’è il conto corrente dedicato
Di MichelleIl 27 dicembre scorso è stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la legge di stabilità 2014, che ha introdotto tra l’altro anche alcune forme di tutela per gli acquirenti di immobili – in particolare la protezione dal rischio di trovarsi tra le mani un immobile già venduto ad altri, oppure già pignorato e/o ipotecato.
Per l’entrata in vigore delle nuove norme manca solo l’emanazione del regolamento attuativo, che dovrebbe uscire entro la fine del mese di marzo. La nuove normativa richiede al notaio l’obbligo di versare su un conto corrente dedicato tutte le somme che gli spettano come compenso, rimborso spese, tributi e ogni altra somma soggetta all’obbligo di annotazione nel registro delle somme e dei valori in base alla Legge n. 64/34. Su questo apposito conto corrente dovrà versare anche l’intero prezzo (oppure il saldo) dell’operazione di compravendita e le somme che servono per estinguere le spese condominiali eventualmente ancora in sospeso con il venditore. Allo stesso modo, si dovranno versare anche le somme in movimento nei contratti di trasferimento, costituzione o estinzione di un diritto reale su immobili (servitù, usufrutto) o aziende, così come le somme dovute a titolo di imposta di successione. Una volta eseguita la registrazione e reso pubblico l’atto, se non saranno stati rilevati “pregiudizi” per l’acquirente, il notaio svincolerà gli importi depositati per il venditore. Gli interessi maturati su questo tipo di conti correnti, previo scorporo delle spese di gestione delle spese di gestione, saranno utilizzati dalle banche per finanziare il credito agevolato per le PMI (quest’ultima clausola però potrebbe non essere costituzionale e potrebbe essere cambiata in futuro).
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