Un libro per conoscere meglio i BRIC
Di NicolettaForse non tutti sanno che la sigla BRIC (che raccoglie le lettere iniziali di Brasile, Russia, India e Cina) è stata coniata per comodità dalla banca d’affari Goldman Sachs in un rapporto del 2001 ed è poi stata adottata universalmente per indicare questi quattro paesi emergenti. I quali hanno in comune molti elementi: vastissima popolazione, immensa estensione geografica, grande quantità di importanti risorse naturali e forte crescita del Prodotto Interno Lordo e del rispettivo peso nel commercio mondiale negli ultimi decenni.
Sono quattro paesi in cui vivono ancora milioni di poveri ma anche tanti – e sempre più numerosi – milionari. Si pensi che, se nel 2000 i quattro paesi rappresentavano meno di un sesto del PIL mondiale, a distanza di un decennio ne rappresentano già un quarto. I BRIC possiedono poi il 41% delle riserve internazionali di valuta. Non stupisce quindi che vogliano far sentire la loro voce nelle decisioni di politica economica e finanziaria internazionale, come ad esempio la prossima elezione del direttore del Fondo Monetario Internazionale.
Per capire meglio la loro crescente importanza nel panorama politico-economico, può essere interessante leggere il volumetto di Andrea Goldstein BRIC. Brasile, Russia, India, Cina alla guida dell’economia globale recentemente pubblicato da Il Mulino.
La lettura del libro consente di comprendere meglio come si sono intrecciate storia, politica, globalizzazione del commercio e degli investimenti nella trasformazione dell’economia di questi paesi. Una storia fatta di luci e ombre, ma le cui dinamiche devono essere capite correttamente se si vuole evitare di diventare facile preda del protezionismo e della xenofobia. Una corretta comprensione del fenomeno BRIC può aiutare a sviluppare nuove strategie per investire nelle Borse dei paesi emergenti ed essere più presenti come venditori su questi nuovi enormi mercati. Si pensi che nel 2010 l’Italia ha esportato solo 25 miliardi di beni verso i BRIC, mentre il solo Land tedesco del Baden-Württemberg ha venduto merci per ben 100 miliardi.
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