TTF: che cos’è la Tassa europea sulle transazioni finanziarie
Di NicolettaTTF è l’acronimo con cui si identifica una probabile futura Tassa europea sulle Transazioni Finanziarie. Un’imposta dello 0,1% sulla compravendita di azioni e dello 0,01% sui derivati. Le aliquote come si vede sarebbero estremamente ridotte, ma data l’ampissima base imponibile, la sua applicazione porterebbe nello casse dello Stato italiano dai 3 ai 6 miliardi di euro l’anno, destinati a diventare risorse da impiegare nella lotta alla povertà a livello nazionale ed internazionale. Questo calcolo è stato svolto da un centro studi tedesco (il DIW Berlin) su incarico della SPD.
Il prelievo per il singolo investitore sarebbe esiguo e quindi non dovrebbe scoraggiare gli investimenti sui mercati, ma a livello di Unione Europea il negoziato è in corso già da due anni e coinvolge 11 paesi (Austria, Belgio, Estonia, Francia, Germania, Grecia, Italia, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna).
La decisione stenta ad arrivare perché la discussione procede tra molte difficoltà, anche per intromissione delle lobby finanziarie. Qualcuno chiede l’esclusione dei derivati dalla base imponibile, altri (come l’Italia) vorrebbero l’esenzione dei titoli di Stato, altri ancora vorrebbero che la tassazione rispettasse il solo principio della nazionalità del titolo. Tutti questi distinguo ed emendamenti, se accolti, causerebbero una forte riduzione del gettito previsto.
A sostegno della Tassa sulle transazioni finanziarie è in atto una campagna che in Italia si chiama ZeroZeroCinque e coinvolge quasi 60 sigle che rappresentano milioni dei cittadini sotto forma di ONG, associazioni sindacali e compagnie assicurative. Per il momento, però l’Europa della finanza è ancora molto distante da quella dei cittadini e pare che i governi non abbiano ancora deciso da che parte stare.
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Io ho richiesto un prestito ad una finanziaria francese e giusto che io da italiano x ottenere i fondi debba pagare TTF?