Trovare lavoro? Più facile per chi è pronto a fornire la password del suo account Facebook

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Da tempo andiamo sottolineando l’importanza di curare la propria reputazione su Internet. E ora ne abbiamo un’ulteriore conferma. Negli Stati Uniti è già una pratica consolidata, e presto sicuramente arriverà anche da noi: la disponibilità a fornire la propria password di accesso a Facebook per ottenere un impiego. Oltreoceano lo fanno sia aziende private che pubbliche e le polemiche non mancano, perché questo tipo di comportamento pare una palese violazione della privacy.

Altro che curriculum vitae o analisi grafologica: prima di impiegare qualcuno le aziende vogliono conoscere bene la vita del candidato e in questo senso che cosa è meglio del loro profilo Facebook? Non tutti chiedono sfacciatamente la password. Ci sono esaminatori più “delicati” che semplicemente chiedono l’Amicizia direttamente nel corso del colloquio preliminare, con implicito obbligo di accettazione.

A quel punto la scelta tra un rifiuto dell’amicizia significa quasi sicuramente perdere l’occasione di lavoro: pessima è infatti l’impressione di chi pare avere qualcosa da nascondere. Ma se la tendenza continuerà siamo sicuri che presto qualcuno deciderà di creare due profili Facebook: uno in funzione del lavoro e uno in funzione della propria vera vita relazionale.


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