Trading e Investimenti con Profste: investire in obbligazioni
Di Matilde BerettaIn conseguenza della ridotta liquidità e incertezza dei mercati finanziari, per il trading può valer la pena di considerare il Forex per le sue caratteristiche di immensa liquidità, prevalentemente non dipendente da speculazioni, ma da transazioni reali mentre per gli investimenti di lungo periodo e per il trading con l’analisi fondamentale, può essere interessante considerare il mondo dei corporate bond, che è stato letteralmente travolto dalla crisi.
Ora, è bene ricordare con chiarezza estrema che acquistare delle obbligazioni corporate in presenza della corrente crisi è estremamente rischioso perché in caso di fallimento dell’emittente (default) si rischia di vedere praticamente azzerato istantaneamente il proprio capitale investito. Quindi è importante sapere esattamente cosa si sta facendo e studiare a fondo il funzionamento di questi titoli. Se, ad esempio, faticate a comprendere i termini utilizzati in questo articolo su investimenti e Forex è bene procedere ad uno studio approfondito della materia, prima di avventurarvi in investimenti che potrebbero rivelarsi catastrofici.
Detto questo, credo sia importante considerare che, malgrado la crisi corrente, vi siano delle opportunità di investimento in obbligazioni emesse da aziende solide e meno a rischio, per individuare le quali ci si può avvalere anche dell’analisi fondamentale, oltre che delle quotazioni dei Credit Default Swap (CDS) che, in breve, sono dei derivati che assicurano dal rischio default dell’emittente e le cui quotazioni riflettono il rischio default e l’affidabilità dell’emittente molto meglio di quanto non fanno i (da sempre) inutili rating.
E’ necessario tuttavia tener presente che gli spread sulle obbligazioni sono molto ampi e in fase di acquisto è fondamentale non acquistare mai a mercato, ma cercare di lavorare la bid e rendersi conto che si deve acquistare solo ciò che si può portare a scadenza, per evitare di dover vendere magari a mercato, per un emergenza qualsiasi, con questi spread da record. Detto questo, è ovvio che ci possano essere obbligazioni che hanno al momento quotazioni che risentono pesantemente della crisi finanziaria, abbinando alle stesse rendimenti interessanti, anche per il fatto che il panico ha agito indistintamente colpendo tutte le aziende, anche quelle che sopravviveranno all’attuale crisi e che sarebbe, in questo caso, nostro compito scoprire.
Riassumendo, la via ai corporate bond per il 2009 deve tenere conto di due fattori: è, innanzitutto, fondamentale proteggere la propria liquidità: non sappiamo se e quando avremo bisogno di denaro liquido ed è necessario tenere presente che liquidare i propri investimenti in questo mercato può costare carissimo. Inoltre e conseguentemente, è altrettanto fondamentale, acquistare solo ciò che si può tenere. La crisi finanziaria potrebbe portare anche alla mancanza di acquirenti per periodi più o meno lunghi e dobbiamo essere in grado di far fronte a questa evenienza. Se acquistiamo un’obbligazione dobbiamo chiederci “sono disposto a tenerla fino alla scadenza?”. Se la risposta è no meglio lasciar perdere. Non acquisterei alcunché per tutto il 2009 se la risposta a tale domanda fosse no.
Probabilmente tale discorso e considerazioni possono valere ed essere estese anche al mercato immobiliare.
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