Torna il Btp trentennale e viene accolto con favore
Di Daniele GrattieriAlla fine degli anni ’90 acquistare Btp trentennali era una valida alternativa a una polizza vita, un investimento vincolato per molto tempo ma con cui si poteva pensare di godere più serenamente la vecchiaia. Ma poi la crisi economica ha iniziato a far scricchiolare sempre più la credibilità degli Stati, le turbolenze e le volatilità dei mercati hanno portato l’interesse degli investitori su titoli a più breve scadenza, con il Btp decennale considerato da molti come l’ultima frontiera del rischio.
Ieri però il Tesoro (oltre a due positive aste sui Btp a 3 e 15 anni), ha nuovamente indetto un’asta di Btp con scadenza a trent’anni mediante un sindacato di banche costituito da Citigroup, DB, Ing Bank, Jp Morgan e UBM. Non succedeva da quasi due anni, precisamente dal maggio 2011, in tempi in cui i titoli di Stato italiani non erano ancora stati presi di mira dalla speculazione con altissimo rialzo dei tassi e dello spread.
I nuovi Btp a scadenza trentennale scadranno il 1 settembre 2040. Il successo riscosso dall’asta è stato più che discreto: si offriva un importo massimo di 1,750 miliardi, ne sono stati richiesti 1,752 e sono stati offerti 887,5 milioni. Il tasso di interesse spuntato è pari al 5,07%, inferiore a quello di maggio di due anni fa, quando era del 5,43%. Il rapporto di copertura (ovvero il rapporto calcolato tra il totale della domanda e l’effettiva emissione) è quindi di un positivo 1,97 e i tassi di assegnazione sono anche più bassi che sul mercato secondario.
Sicuramente ha giocato a favore del trentennale il lungo periodo di mancata offerta sul segmento ultra-lungo dei titoli di Stato italiani: questo tipo di prodotto finanziaio è di particolare interesse per investitori come fondi pensione e compagnie assicurative, che per loro natura devono riuscire garantire rendimenti costanti nel tempo. L’asta di ieri costituisce sicuramente un test ben superato dal Tesoro italiano e un passo avanti verso la normalizzazione del suo accesso al mercato primario dei titoli.
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