Su LinkedIn si può trovare lavoro come “candidati passivi” grazie alla Talent Pipeline

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Essere su LinkedIn conviene – eccome : il più noto dei social network legato al mondo del lavoro può infatti offrire inaspettate chance ai suoi iscritti. Si parla di “candidati passivi”, contrapposti a quelli “attivi”. Mentre i secondi sono più nella norma, ovvero le persone che stanno cercando lavoro e non disdegnano l’uso dei social media per riuscirci, i candidati passivi sono coloro che non sono in cerca di occupazione, ma rimangono disponibili per buone eventualità. Pare che proprio questi siano quelli che piacciono di più a cacciatori di teste e aziende. Pensate che, da un’indagine ufficiale risulta che soltanto l’8% dei responsabili delle risorse umane di un’azienda intende concentrarsi in futuro sui candidati attivi, contro un alto 61% che intende cercare tra i candidati passivi. Come dire: se c’è bisogno di quadri e dirigenti, meglio concentrarsi su quelli che hanno già dimostrato di essere dei talenti in un’azienda.

Per aiutare la nuova tendenza e strategia di recruiting, LinkedIn ha lanciato la “Talent pipeline“, una piattaforma che integra tutti gli strumenti usati dai recruiter per aiutarli ad ampliare la rosa dei candidati con importazione di contatti e curricula da affiancare a quelli dei 150 milioni di già iscritti al network, con l’uso di tag e ricerche sofisticate per favorire l’incontro e il mantenimento del contatto con i professionisti di maggiore talento. Tutto questo dovrebbe avvenire nel totale rispetto della privacy.


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