Sarà il crypto gaming a fornire nuova linfa vitale al mercato delle criptovalute?
Di Daniele GrattieriCome naturalmente accade nel corso delle bear season, gli investitori di asset crypto si trovano divisi in due fazioni ben distinte. Da un lato c’è chi, deluso dalle performance dei propri investimenti, ritiene che il mercato delle criptovalute sia destinato inesorabilmente a fallire; da un altro lato, invece, uno zoccolo duro di investitori continua a credere nel potenziale delle valute digitali, risparmiando fondi in attesa di vedere la luce in fondo al tunnel.
Eppure, per quanto riguarda il comparto delle criptovalute, l’orizzonte si preannuncia più roseo di quanto non si possa credere. Malgrado le difficili condizioni che Bitcoin e le cosiddette altcoin stanno attraversando negli ultimi mesi, stanno nascendo tantissimi bot criptovalute, piattaforme dedicate a servizi di finanza decentralizzata e altri ecosistemi i cui scopi e principi aderiscono perfettamente con quelli che saranno alla base del nuovo web 3.0.
Tra le piattaforme lanciate nell’immenso crypto-verso, hanno avuto un discreto successo quelle orientate ad offrire servizi di gaming next-gen. Si tratta di ecosistemi realmente rivoluzionari, dal momento che coniugano l’interesse delle nuove generazioni per i videogame, con il loro desiderio di aumentare le proprie finanze in modo semplificato. Potremmo in effetti ormai considerare inaugurata l’era del crypto-gaming, ma basterà questa novità per assicurare al mercato delle criptovalute un solido futuro?
Le piattaforme P2E
Come già anticipato, una delle più importanti novità del panorama crypto è proprio la nascita delle piattaforme P2E (Play To Earn). Queste consentono agli utenti di guadagnare criptovalute prendendo semplicemente parte a videogame e giochi virtuali. Il concetto alla base di progetti di questo tipo è proprio quello di permettere ai giocatori di investire in criptovalute senza consultare grafici, analizzare le condizioni del mercato e pianificare strategie di trading.
La rivoluzione che il settore P2E sta silenziosamente innescando, quindi, sta proprio nel trasformare gli investitori in videogiocatori, intercettando la passione per i videogame nutrita specialmente dalla nuova generazione Z e dai cosiddetti Millenials. Gli ecosistemi P2E, seppur ancora in fase embrionale, funzionano già in modo molto semplice e si configurano come un importante incentivo per traghettare nuovi utenti all’interno del mondo crypto.
Ogni piattaforma P2E vede il suo funzionamento grazie ad un token nativo, il quale generalmente alimenta tutti i processi interni all’ecosistema. A seconda della tipologia di piattaforma prescelta, potrebbe essere necessario acquistare una carta da gioco, un personaggio o un particolare equipaggio per cominciare a giocare. Questa merce viene venduta all’interno dei vari portali sotto forma di NFT, e generalmente all’interno di marketplace dedicati.
Come funzionano i portali di crypto-gaming?
Per comprendere al meglio il funzionamento delle piattaforme P2E potrebbe essere meglio analizzare alcuni ecosistemi specifici lanciati di recente all’interno dell’universo crypto. Consideriamo, ad esempio, Tamadoge, uno dei progetti Play To Earn più popolari del momento. Come il nome stesso suggerisce, questo si ispira agli indimenticabili tamagotchi e consente, infatti, di accudire un animale virtuale e di utilizzare questo per sfidare avversari online.
Per poter giocare su Tamadoge è fondamentale acquistare un Tamapet, il quale viene ceduto ai giocatori sotto forma di un esclusivo NFT. A questo punto gli utenti potranno acquistare all’interno dello store cibo, utensili e oggettistica di vario tipo per coccolare il proprio animaletto. Prendendo parte a gare e combattimenti, inoltre, è possibile accumulare punti e ottenere un certo quantitativo di TAMA, token nativo dell’intero ecosistema.
Un altro progetto P2E piuttosto interessante è Fight Out. Questo viene definito dai suoi creatori come un portale “Move to earn”, proprio perché richiede ai giocatori di seguire un programma di attività fisica completamente personalizzata. Per ogni sessione di allenamento terminata e per ogni task portata a compimento, i giocatori ottengono una certa quantità di token REPS.
P2E e Metaverso
Uno degli aspetti più caratteristici delle nuove piattaforme P2E è proprio il coinvolgimento di nuove tecnologie legate alla realtà virtuale e al futuristico tema del metaverso. Gran parte dei portali di crypto-gaming, infatti, intendono offrire ai propri giocatori un’esperienza di gioco quanto più immersiva e moderna possibile, e proprio per questo stanno cominciando a sviluppare mondi virtuali appositamente dedicati.
Qui i giocatori potranno giocare servendosi di visori VR e avranno la possibilità di esplorare ambienti virtuali sconfinati e sfidare i propri avversari in modo innovativo, grazie all’implementazione di avatar 3D. Sebbene si tratti di una funzionalità ancora in fase di sperimentazione, moltissime piattaforme hanno già annunciato l’imminente lancio di un proprio spazio virtuale all’interno del metaverso.
Il futuro roseo delle criptovalute
È chiaro che, nella nuovissima era del crypto-gaming, le criptovalute svolgono un ruolo fondamentale. Queste rappresentano la moneta di scambio per acquistare merce all’interno dei vari marketplace, ma anche il carburante necessario per gestire le ricompense legate ai servizi di staking e farming interne agli ecosistemi. Per rispondere ai dubbi degli incerti, dunque, possiamo dire che – sì – senza dubbio il crypto-gaming assicurerà la sopravvivenza dell’intero comparto crypto ancora per un po’. E anzi, questo permetterà la nascita di nuovi e innovativi progetti e di tantissime altri token basati sulla blockchain.
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