Rivalutazione terreni agricoli ed edificabili: norme e date

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La recente legge di stabilità ha riaperto e portato fino al 30 giugno 2013 il termine ultimo per rivalutare i terreni agricoli ed edificabili posseduti il 1 gennaio 2013. La rivalutazione si effettua versando un’imposta sostitutiva del 4%. L’obiettivo è ridurre o azzerare la plusvalenza che si determina al momento della futura vendita. Questa plusvalenza è data dalla differenza tra il valore di vendita del terreno e quello iniziale di acquisto, a cui si sommano le spese fiscalmente riconosciute.

Il nuovo valore del terreno deve essere attribuito mediante una perizia giurata, redatta entro il 30 giugno 2013 da soggetti iscritti agli albi degli ingegneri, architetti, geometri, dottori agronomi, agrotecnici, periti agrari e industriali di specializzazione edile, oltre che dai periti regolarmente iscritti alle Camere di commercio, industria, agricoltura e artigianato. Il costo sostenuto ed effettivamente rimasto a carico del contribuente per la redazione della perizia giurata può essere portato in aumento del valore di acquisto del terreno.

I terreni che possono beneficiare di questa agevolazione devono essere proprietà di persone fisiche che non agiscono nell’esercizio di attività di impresa oppure da società semplici ed enti non commerciali. Perciò sono esclusi dalla rivalutazione i terreni posseduti da imprese commerciali. L’imposta sostitutiva del 4% deve essere versata entro il 30 giugno 2013 usando il modello F24, con codice tributo 8056. Si può anche pagare l’ammontare in tre rate annuali di pari importo, da versare entro il 30 giugno 2013, 2014 e 2015.


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