Ricerca del personale, le strategie delle aziende
Di Daniele GrattieriQuali sono i metodi di ricerca e selezione del personale da parte delle aziende e le strategie che queste mettono in pratica per reclutare nuove risorse all’interno del proprio organico?
Il processo di recruiting in seno alle imprese si distingue soprattutto in interno ed esterno; spesso le realtà grandi preferiscono esternalizzare tali operazioni, che vengono invece gestite internamente nelle PMI.
I vantaggi del reclutamento della forza lavoro tramite un’agenzia di ricerca e selezione del personale attengono soprattutto al fatto di commissionare il processo a professionisti dedicati, che dispongono dell’esperienza e anche di software mirati allo screening dei candidati.
Inoltre, eventuali tensioni o carichi eccessivi di lavoro all’interno del reparto aziendale per il quale si sta effettuando la selezione possono essere evitati affidando tutte le fasi del recruiting a una società esterna. Tra i principali punti critici dell’esternalizzazione di tutti gli step della ricerca del personale vi è la difficoltà, specialmente per determinate figure, a definire precisamente gli skills che il candidato ideale deve possedere per incontrare le esigenze dell’azienda che sta ricercando la risorsa.
Questo gap può essere colmato dall’esperienza e professionalità degli addetti alla selezione del personale; tuttavia, si rivela molto importante anche il briefing iniziale e intermedio tra chi affida l’incarico e coloro che recepiscono le informazioni, per quel che riguarda la società di recruiting.
I metodi di ricerca e selezione del personale
Uno dei fattori che contraddistinguono le aziende di ricerca e selezione del personale attiene alla metodologia di screening dei curriculum vitae.
Spring Professional, leader nel settore, ha impostato un valido sistema di recruiting, articolato in varie fasi. A seguito del primo colloquio con il responsabile o titolare dell’azienda che sta ricercando uno o più profili professionali, il manager dedicato di Spring Professional provvede ad assegnare un consulente specializzato, il quale avrà il compito di focalizzare le caratteristiche principali dell’azienda cliente, i suoi punti di forza e le criticità, individuandone gli specifici requisiti di selezione. Solo così sarà possibile impostare un’efficace metodologia di ricerca del personale.
Le varie fasi del processo di selezione: uno sguardo d’insieme
Come si articolano le fasi del processo di selezione del personale? Sia che l’impresa si rivolga all’esterno per ricercare staff e/o manager, sia che tali operazioni si mantengano entro le mura aziendali, i passi da seguire sono i medesimi, e nessuno va tralasciato o sottovalutato.
La fase dell’attraction è quella in cui l’impresa cerca di attirare i potenziali candidati verso posizioni aperte. Spesso queste ultime sono il frutto di un’espansione all’esterno, che rende necessario un ampliamento di organico. Nelle PMI, ad esempio, si ravvisa l’esigenza di trovare dei nuovi collaboratori, poiché quelli esistenti non bastano più ad organizzare con efficienza la mole di lavoro sempre in aumento.
Il processo di talent acquisition, quindi, è la fase in cui i recruiters definiscono, stilando apposite job description, l’identikit dei candidati ideali, provvedono a pubblicizzare l’offerta di lavoro sui principali canali quali social network, siti dedicati, inserzioni sui giornali.
Questo momento è molto importante poiché occorrerà che il pubblico all’esterno percepisca in modo corretto l’identità dell’azienda che ricerca personale, il cosiddetto employer branding, attraverso una sensazione positiva. La fase successiva, quella riguardante la selezione, concerne lo screening dei cv pervenuti in ufficio HR, a seguito della pubblicazione della posizione ricercata.
Tale operazione può impiegare più del tempo previsto, benché alcune posizioni, soprattutto quelle manageriali o che richiedono la conoscenza di software specifici, necessitano skills molto precise. Le soft skills, invece, sono ben più difficili da individuare e da valutare: questo aspetto è solitamente curato in modo dettagliato e capillare dai recruiter in seno alle società esterne, perché hanno le qualifiche e l’esperienza necessaria a interpretare ciò che è indicato nei cv.
Il momento del colloquio conoscitivo è quello che, forse, differenzia maggiormente le strategie delle aziende nel processo di ricerca e selezione del personale. Alcune preferiscono effettuare diversi colloqui, con vari membri della direzione e dello staff di reparto. Altre, soprattutto quelle di piccole dimensioni, sono orientate al massimo a due colloqui, in genere svolti con il titolare.Per i ruoli manageriali sono molte le skills richieste, e tendenzialmente affidare la ricerca e selezione di tali figure alle agenzie di recruiting può essere la soluzione migliore, poiché vi sono consulenti specializzati che dedicano il loro tempo a tale obiettivo. La ricerca di profili più generici, soprattutto nelle realtà più piccole, è di solito gestita all’interno, da personale di fiducia, che meglio conosce la realtà aziendale e le sue eventuali criticità.
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