Ravvedimento operoso per pagare l’IMU in ritardo: come funziona
Di NicolettaColoro che fossero in ritardo con il pagamento dell’IMU oppure avessero versato meno del dovuto per un errore di calcolo, possono ancora porre rimedio al problema pagando una piccola sovrattassa, mediante il cosiddetto ravvedimento operoso.
Una volta in possesso dell’importo esatto da versare, bisogna sommarvi sia le quote di interessi che quella della sanzione, così calcolate.
Per gli interessi, il tasso annuo è del 2,5%, che su base giornaliera è di circa 27 centesimi di euro per ciascun giorno di ritardo (calcolato a partire dal 18 giugno 2012).
Per calcolare le sanzioni, i casi previsti dalla legge sono tre:
* Per un pagamento effettuato entro 14 giorni dalla scadenza (sarebbe stato il 2 luglio, ma ormai è troppo tardi), si aggiunge una sovrattassa dello 0,2% giornaliero per ciascun giorno di ritardo;
* Per un pagamento effettuato tra i 15 e i 30 giorni dalla scadenza (anche per questo è ormai troppo tardi), la sanzione fissa è pari al 3% del totale, a prescindere dai giorni di ritardo;
* Per un pagamento effettuato oltre il 30° e il 365° giorno dalla scadenza la sanzione fissa è pari al 3,75% del totale.
Per il pagamento si dovrà usare il medesimo modulo che si usa per il pagamento normale, ovvero l’F24, con indicazione dei dati e spunta della casella Ravv. (che sta per “Ravvedimento”).
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