Quotazioni di Borsa: come si leggono i grafici a candele giapponesi
Di NicolettaI grafici a candele giapponesi, anche conosciuti con l’espressione inglese candlestick chart sono un metodo molto utilizzato tra i trader/operatori di borsa per l’analisi delle quotazioni. Assomigliano ai grafici a barre, ma con il vantaggio di raccogliere e sintetizzare in poco spazio un più alto numero di informazioni rispetto a questi ultimi.
Per la costruzione di un grafico a candele relativo a un titolo finanziario o a una materia negoziata, bisogna disporre di quattro valori: apertura, massimo, minimo e chiusura, in inglese Open, High, Low, Close, sintetizzati nell’acronimo OHLC.
Il corpo della candela è costituito dai valori indicanti il valore dell’apertura della seduta e quello della chiusura. Importante è anche l’uso dei due colori, indicanti gli andamenti della singola seduta: convenzionalmente si usa verde per il trend rialzista e il rosso per l’andamento ribassista. In altre parole, come si può vedere nell’immagine: la candela di colore rosso indica che il valore di chiusura è stato inferiore a quello di apertura, mentre il contrario vale per quella verde.
Le linee sopra e sotto i rettangolini, si chiamano tecnicamente shadow: quando salgono sopra la candela rappresentano il valore massimo raggiunto durante l’intervallo di tempo (nel grafico qui sopra, il quarto d’ora, ma può trattarsi anche di una giornata, una settimana ecc.). Quando scendono sotto la candela, misurano sull’asse delle ordinate il valore minimo raggiunto nella giornata.
La candela risulta priva di una shadow o di entrambe le shadow quando la giornata (o l’intervallo temporale esaminato) chiude sui minimi oppure sui massimi.
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