Quali sono le idee da chiarirsi per internazionalizzare un’azienda

I recenti dati forniti dal Censis parlano chiaro: l’internazionalizzazione è una realtà – le aziende nostrane stanno rispondendo alla sempre crescente richiesta di prodotti made-in-Italy. Rispetto a solo otto anni fa la presenza di aziende italiane all’estero è cresciuta dell’8,9%, il fatturato ha fatto un balzo in avanti del 40,4% e il  valore dell’export delle aziende nazionali ha registrato un +5,7%. E non si tratta necessariamente di grandi aziende, ma anche di imprese a gestione familiare o comunque relativamente piccole ma forti della qualità dei loro prodotti e all’avanguardia dal punto di vista dell’innovazione tecnologica.

Se in passato non se ne vedeva particolarmente l’importanza, oggi come oggi risultano assolutamente indispensabili servizi come quelli offerti da BPER Estero, il nuovo portale curato da alcuni importanti banche del gruppo BPER presenti in diciotto regioni italiane. Il servizio conta su uno staff qualificatissimo: 76 specialisti esteri che affiancano le imprese durante l’intero processo di internazionalizzazione fornendo comodamente online tutte le risorse e le informazioni utili per ottimizzare e strutturare al meglio la loro presenza sui mercati esteri. Per qualsiasi azienda è infatti importante rispondere in maniera adeguata a quattro domande:

1. Dove andare? Non tutti i mercati esteri sono idonei alle strategie di internazionalizzazione e occorre individuare i migliori.
2. Che cosa esportare? Si risponde al quesito analizzando con cura i prodotti e le opportunità che offre dal commercio internazionale.
3. Come muoversi concretamente? Risulta indispensabile definire una strategia efficace, anche e soprattutto a livello di servizi bancari e di supporto istituzionale.
4. Come fornirsi delle materie prime/delle commodity all’estero? Per quest’ultimo punto è indispensabile attrezzarsi per un’analisi della dinamica dei prezzi.