Quali sono le azioni italiane con buoni dividendi in Borsa nonostante la crisi?
Di NicolettaNelle settimane in cui Piazza Affari, come del resto tutte le Borse del mondo, viene travolta da ondate di vendite ci siamo chiesti: ci saranno dei titoli italiani che hanno resistito alla bufera? Non sono molti, ma ci sono, si tratta di società medie o piccole, ovvero poco liquide. Nessuna di esse appartiene ai comparti più in crisi: quello bancario e della grande industria. Eccone i nomi:
* Campari (bevande alcoliche): nell’ultimo mese ha perso circa il 9% del suo valore, ma negli ultimi 5 anni ha guadagnato un bel 30%. E anche dal gennaio di quest’anno può vantare una performance del 5,18%.
* De Longhi (elettrodomestici): pur avendo perso il 25% nell’ultimo mese, il rendimento calcolato a partire dal gennaio di quest’anno è del 7,6%. Nonostante la grave crisi nel 2009, rispetto a cinque anni fa vale il 127% in più.
* Datalogic (codici a barre, quotata sul segmento Star), ha perso il 3% negli ultimi 30 giorni, ma rispetto all’inizio dell’anno resiste con un frazionale +0,4 %, che sul quinquennio sfiora il 10%.
* Sol (gas tecnici, assistenza medicinale), ha perso solo lo 0,6% quest’ultimo mese, ma segna un +9,2 dall’inizio dell’anno. Rispetto a 5 anni fa è un +17%.
Tra le aziende che nell’ultima terrificante settimana hanno registrato un segno più, e quindi fanno ben sperare per il futuro ci sono: Molmed (biotecnologie, +23%), Cogeme (componenti per auto, +18%), Aedes (immobiliare, +14%), Lazio (+12,4%).
Invece, dall’inizio dell’anno risultano positivi: Damiani (+20%, gioielli), Fullsix (+60%, marketing e pubblicità).
Sembrano cifre basse, ma basta confrontarle con le perdite negli ultimi 5 anni dei colossi, per convincersi che chi si accontenta gode: Unicredit -80%, Intesa Sanpaolo più del -70%, Eni -50% e Telecom -60%.
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