Per quali investimenti optare quando sale l’inflazione

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Qualche mese fa discutevamo del perché sarebbe stata utile una moderata salita dell’inflazione e ora finalmente ci siamo. L’inflazione sta rialzando la testa e questo è un bene per l’economia. I risparmiatori però farebbero bene a correggere quanto basta le loro strategie di investimento per non ritrovarsi con un capitale ridotto nel tempo. Bisogna assolutamente evitare di tenere il denaro parcheggiato in strumenti che rendono poco o niente. Occorre battere l’inflazione con opportune modifiche al proprio portafoglio. I conti deposito, ad esempio, che offrono guadagni fra l’1 e l’1,2% lordo, senza contare tasse e bolli non sono più convenienti. Anche i titoli di Stato con cedola bassa e scadenze lunghe (sopra i tre anni) non sono più consigliabili. Gli esperti suggeriscono invece di optare per i seguenti tipi di investimenti:

Titoli di stato indicizzati, come il Btp Italia, che ripaga all’investitore il costo della vita più alto.
Etf con esposizione alla categoria obbligazionari Inflation-Linked euro. Propongono panieri con diverse durate, anche a brevissimo termine, sui titoli della categoria.
Azioni europee, che al momento sono sottoquotate e costano poco – lo stesso non si può invece dire per i listini americani, che hanno già corso molto nei mesi passati e sono sui massimi.
Immobili, anche se in Italia il settore immobiliare non ha ancora ripreso a salire potrebbe farlo presto, specie nelle grandi città.
Oro, in teoria è una buona protezione in caso di inflazione, anche se le sue quotazioni sono in crescita inferiore al previsto e soprattutto partono dalle forti perdite degli anni scorsi.


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