Qual è il portafoglio d’investimenti consigliabile dopo la Brexit?
Di AnnamariaL’esito del referendum in Gran Bretagna è stato micidiale per i mercati, con la sterlina ai minimi storici, le borse che bruciano miliardi di capitalizzazione a ogni seduta, l’oro in ascesa, il petrolio in calo e i titoli di Stato italiano che tornano a vedere la salita dello spread con i Bund tedeschi, ora considerati un investimento rifugio, anche se offrono rendimenti negativi.
Il mix di investimenti più adatto per questo momento è quello dove la componente azionaria è piuttosto bassa, dal 5 al 15%. Non che non convenga iniziare ad acquistare azioni, ma soltanto con la prospettiva di tenerle ferme per 3-5 anni. Meglio se le azioni vengono acquistate tramite fondi di investimento ed ETF.
Che dire degli investimenti in obbligazioni? Anche qui, per quelle italiane, meglio puntare su quelle con scadenza a 2-3 anni e concentrarsi su emittenti solidi, con alto rating. I titoli di Stato per ora sono protetti dalla BCE che sta evitando la speculazione con acquisti massicci dei suddetti e iniezione di liquidità sul mercato.
Il consiglio generale che rimane sempre valido è duplice: da un lato continuare a diversificare su più asset, ovvero a distribuire il rischio su più strumenti finanziari. In secondo luogo, evitare in tutti i modi il fai-da-te, affidandosi invece a un addetto ai lavori.
Commenta o partecipa alla discussione
In questa fase di grande volatilità dei mercati finanziari credo siano di grande interesse i cosiddetti ILS – Catastrophe Bond, ovvero strumenti finanziari che rappresentano un mercato mondiale di oltre 72 miliardi di usd e che hanno overperformato i principali indici azionari ed obbligazionari nel corso degli ultimi 12 anni, con un rendimento medio di oltre 8% annuo.
Tali strumenti sono inoltre decorrelati dai mercati azionari ed obbligazionari tradizionali, in quanto connessi ad eventi di carattere naturale (terremoti, uragani, tifoni, inondazioni e simili).