Prima di affittare un immobile, documentarne lo stato scattando fotografie
Di Walter A.Non è necessario essere muniti di una fotocamera di alta qualità come quella dell’immagine qui a sinistra. Basta un normalissimo telefono cellulare per evitare a monte uno dei più classici problemi che si riscontrano nell’affitto degli immobili: la mancanza di una descrizione delle condizioni del medesimo al momento della stipula del contratto. La fretta e la pigrizia, infatti, portano locatore e conduttore a tralasciare l’importanza di stilare una descrizione precisa delle condizioni dei locali o della casa che concedono o prendono in affitto. Anche le agenzie immobiliari e i consulenti raramente lo consigliano, ma purtroppo gli inquilini affidabili non sono molti. Certo, ci sono questioni più impellenti da discutere come l’importo del canone, la certificazione energetica ecc. Ma il numero di contenziosi che scaturisce allo scioglimento dei contratti di locazione per quanto riguarda la conservazione dei locali è sempre molto alto.
Invece di limitarsi alla semplice dichiarazione nel contratto che recita “i locali concessi in locazione sono esenti da vizi e in buono stato locativo”, conviene mettere nero su bianco gli eventuali difetti o elementi di degrado edilizio o impiantistico già presenti. Così come è opportuno fare emergere elementi di pregio di beni e/o arredi e lo stato degli impianti. Ancora meglio, unire allo scritto una stampa delle fotografie di cui parlavamo sopra, che entrambe le parti devono sottoscrivere e di cui si conserverà una copia insieme al contratto archiviato in casa.
In questo modo, se al termine del rapporto di locazione e al rilascio dell’immobile emerge qualche problema, il locatore è obbligato a ripristinare il locale o l’immobile nello stato di buona manutenzione, perché la dichiarazione e la documentazione fotografica sottoscritte insieme hanno valore di prova legale in sede stragiudiziale. In caso contrario, sarà difficile pretendere la restituzione in buono stato dell’immobile.
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