Prezzo dell’oro: in calo da tempo, ma potrebbe tornare in auge – ecco perché

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Chiunque abbia un minimo di dimestichezza con il mondo della finanza sa che le quotazioni dell’oro è sono legate a filo doppio con l’andamento delle Borse. Per la precisione l’oro è è anticiclico rispetto ai mercati azionari o agli investimenti finanziari tradizionale: il suo prezzo si impenna nei periodi di crisi o in quelli in cui sale l’inflazione.

Negli ultimi sette mesi il prezzo del metallo giallo non ha fatto che scendere e questo per vari motivi: grazie alle mosse della FED per un cambio di rotta e l’intenzione di sostenere con decisione il dollaro ma anche per via della diminuzione degli acquisti da parte di un colosso come l’India. Alcuni importanti hedge fund, come quelli di George Soros hanno alleggerito di ben la metà le posizioni in oro che tenevano in portafoglio sotto forma di ETF, scatenando un’ondata di imitatori più o meno consapevoli e contribuendo ulteriormente al calo dei prezzi.

Basta però un’occhiata ai grafici delle quotazioni dell’indice NYMEX (New York Mercantile Exchange) oppure del COMEX di ieri o di oggi per vedere come, dopo avere subito ingenti perdite la scorsa settimana, in questi giorni il prezzo del metallo prezioso abbia chiuso in netto rialzo. La crisi del debito sovrano, i timori per l’instabilità della zona euro (a cui la situazione politica italiana contribuisce non poco), l’abbassamento del rating Gran Bretagna da parte di Moody’s sono soltanto alcuni dei fattori che contribuiscono alle incertezze globali. E così gli investitori tornano sull’atteggiamento difensivo, di cui l’investimento in oro è l’emblema perfetto. Potremmo quindi assistere a un ritorno di fiamma e l’acquisto ora che i prezzi sono relativamente bassi potrebbe essere assai conveniente.


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