Polizze vita per gli studi dei figli: che cosa pensarne
Di MichelleNon sono molto pubblicizzate, ma esistono: sono le polizze vita cher permettono di versare periodicamente una somma di denaro per i propri figli fin dai primi anni di vita, per maturare un capitale da usare per l’iscrizione all’università, per il pagamento di un master o per avviare un’attività lavorativa. A seconda dei prodotti, la durata della polizza può andare dai 5 ai 25 anni. Di solito, in caso di morte del sottoscrittore (il genitore, il nonno, lo zio ecc.), il beneficiario è esonerato dal pagamento dei premi residui, mentre gli viene garantito un capitale pattuito in fase di contratto.
Nel caso in cui si arrivi normalmente alla scadenza della polizza, si potrà scegliere tra un versamento del capitale (che è garantito – e con una rivalutazione media di circa il 2%) in un’unica soluzione, oppure in una rendita temporanea o in alcuni casi in un capitale versato in 5 quote annuali.
Che cosa pensare di questo tipo di polizza assicurativa del ramo vita? Offre un buon paracadute previdenziale e come investimento è più semplice da gestire rispetto all’acquisto di azioni, obbligazioni, buoni postali o quant’altro. Il problema sono i caricamenti, ovvero i costi della polizza: al momento, i prodotti presenti sul mercato possono andare dal 3% al 13,8% del premio versato – e quest’ultima è una percentuale davvero esorbitante. In alcuni casi, anche il versamento del capitale in maniera frazionata implica altre spese accessorie. Nessuna sorpresa, però: tutto è scritto nei fascicoli informativi delle polizze, che devono essere letti con estrema attenzione dal cliente prima della firma del contratto.
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