Polizze sanitarie: quando e a chi convengono?

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Secondo le statistiche al momento sono circa 1.600.000 le famiglie italiane in possesso di una polizza di assicurazione sanitaria privata. Queste polizze offrono una copertura facoltativa per diversi tipi di patologie e prestazioni mediche – ma non tutte. E’ un errore ritenere l’assicurazione sanitaria un’integrazione o un’alternativa al Servizio Sanitario Nazionale, che da vari decenni garantisce a tutti i cittadini diagnosi e cure nelle strutture pubbliche o convenzionate.

Una polizza sanitaria permette di ottenere rimborsi totali o parziali sui costi di visite mediche (anche specialistiche), su esami ed analisi, ricoveri ed eventuali terapie di cura in strutture private. Assicurandosi si evitano perciò buona parte delle lungaggini burocratico-sanitarie tipiche del nostro paese.

Il fattore determinante per i costi è l’età. Invece quanto ai motivi per cui si fa ricorso a una polizza sanitaria, il primo addotto dall’assicurato medio è ufficialmente il bisogno di sicurezza, ma in realtà è il desiderio di evitare di fare capo a un servizio sanitario pubblico non sempre efficiente.

Per quanto riguarda i costi, al momento per una persona di circa 40 anni, il premio medio è di 1500 euro l’anno per le donne; la cifra diventa leggermente più alta per gli uomini, che sono soggetti a maggiori rischi. Ma con questo tipo di polizza sono escluse molte prestazioni mediche.

Per una copertura assicurativa pressoché totale si può arrivare a spendere fino a 3000 euro l’anno. Inserendo però una franchigia nel contratto assicurativo di 2000 euro per ogni ricovero, la riduzione del premio è importante (30%). Se poi la franchigia riguarda poi una specifica patologia, si può arrivare anche al 50% in meno.


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