Per proteggersi dai rischi dell’incertezza economica serve un portafoglio molto diversificato
Di NicolettaAnche nei periodi di relativa calma sulle nostre pagine non ci siamo mai stancati di dire che il mix di portafoglio è sempre la migliore strategia per far fronte alle turbolenze economico-borsistiche. Tanto più in periodi come quello che stiamo attraversando. In realtà è anche possibile optare per una strada molto prudente, che però produce zero reddito o addirittura perdite. Oppure lanciarsi su una strada molto rischiosa con il pericolo di perdere il proprio capitale. Integrare gli estremi e anche qualche soluzione intermedia è l’idea più saggia. Ad esempio il portafoglio potrebbe essere composto al
* 35% di titoli a bassissimo rischio, ad esempio i Bund tedeschi, le obbligazioni governative francesi e olandesi, per chi vuole restare nell’area euro.
* 25% di titoli a rischio medio-alto: titoli di Stato italiani, obbligazioni societarie e bancarie soggette a forti oscillazioni con cui si può fare trading, acquistando e rivendendo a scadenze ravvicinate, bond statunitensi, soggetti a rapide variazioni di valore nei confronti dell’euro.
* 10% di obbligazioni a lunghissima scadenza :forniscono un buon flusso cedolare, che va reinvestito nella stessa tipologia di strumento in modo che al rimborso il valore nominale sia alto: sono di questo tipo i bond italiani, spagnoli e francesi.
* 30% di obbligazioni indicizzate all’inflazione , che difendono il patrimonio quando aumentano i tassi d’interesse: finora non è stato così ma è probabile che a breve il costo della vita ricomincerà a salire, come già avviene negli USA. Tutte le emissioni indicizzate all’inflazione d’area euro o statunitense o francese (incluso il Btp Italia) potrebbero fornire nei prossimi anni rendite interessanti.
Le percentuali da noi indicate sono solo indicative: il concetto che ci preme sottolineare è quello della massima diversificazione possibile.
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