Quali sono le normative per le detrazione fiscali sulle donazioni ai partiti?
Di NicolettaMentre la propaganda elettorale è in fase di grande fervore, forse a qualcuno dei nostri lettori potrebbe interessante sapere di quali detrazioni fiscali può godere se decide di fare una donazione di denaro a un partito. La materia è regolata dall’articolo 15 comma 1-bis D.P.R. 917/1986 e recita grossomodo così:
Dall’imposta lorda si può detrarre il 24% per l’anno 2013, e il 26% a partire dall’anno 2014 delle erogazioni liberali in denaro a favore di partiti/movimenti politici che abbiano presentato liste o candidature elettorali alle elezioni […] per importi compresi tra i 50 euro e i 10.000 euro annui. Queste erogazioni devono essere effettuate per mezzo di versamento bancario o postale.
In soldoni, questo vuol dire che, versando nel corso dell’anno 2013 un importo di 1000 euro a un partito, in sede di 730/2014 oppure di UNICO/2014 si risparmieranno 240 euro sulle imposte.
Tra le pieghe della normativa si nascondono alcune lievi insidie: il partito deve avere “presentato liste elettorali”: poiché la data per la presentazione delle liste è il 21 gennaio prossimo, conviene attendere quella data per le proprie donazioni se si vuole che siano sicuramente detraibili.
La legge non è sufficientemente esplicita sulle modalità di versamento accettate: non ci sono dubbi sulla validità dei bonifici bancari e dei versamenti postali. Non è invece chiaro se un versamento effettuato online mediante carta di credito sia considerato valido ai fini della detrazione, perciò meglio evitarlo per sicurezza. Sicuramente da evitare le donazioni tramite assegno oppure in contanti. Consigliamo di indicare nella causale di versamento il proprio codice fiscale: in questo modo la ricevuta rilasciata dal partito o dal movimento fungerà da documento che si potrà allegare alla dichiarazione dei redditi.
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