Mutui online BNL e UBI Banca: pro e contro delle offerte
Di AnnamariaTra le varie alternative di mutui richiedibili online, con l’auto del portale specialistico www.focusmo.it, abbiamo confrontato quelle proposte dal Gruppo BNL e da Ubi Banca. Va premesso che le differenze tra i prodotti offerti dalle due banche non risultano particolarmente sostanziali, ma vi sono comunque delle variabili che meritano attenzione.
Le soluzioni BNL per mutui a tasso fisso consentono di ottenere un finanziamento pari all’80% del valore dell’immobile dato in garanzia, e possono essere rimborsati, al massimo, in 30 anni. Le rate sono fisse, decrescenti o crescenti. Per l’opzione a tasso d’interesse variabile, il valore massimo del capitale finanziabile resta lo stesso, così come il periodo di ammortamento, mentre le rate possono essere: variabili, in base al valore dell’Euribor a 1 mese; incrementate fino a un massimo predeterminato (soluzione con tasso variabile CAP); semestrali con preammortamento degli interessi e rientro del capitale libero; rivalutabili ogni 5 anni.
Questi prodotti sono rivolti a privati con un’età compresa tra i 18 e gli 80 anni, che siano percettori di reddito di lavoro dipendente a tempo indeterminato, di pensione o di compensi da libera professione.
UBI Banca propone mutui con caratteristiche molto simili a quelli erogati da BNL. Anche in questo caso, l’importo finanziabile non può superare l’80% del valore di perizia dell’immobile dato in garanzia, l’età del richiedente dev’essere inferiore agli 80 anni e deve sussistere la certezza del reddito periodico, data da un contratto di lavoro a tempo indeterminato, dalla pensione o da proventi da libera professione.
L’assicurazione fabbricati per incendio e scoppio è obbligatoria, mentre quella sulla vita e sull’impiego è facoltativa. I prodotti si distinguono in mutui a tasso fisso o a tasso variabile, con soluzioni che prevedono una variabilità Cap (non oltre una soglia definita contrattualmente), o con periodicità diversa dal mese.
Però, UBI Banca dà un’opzione in più rispetto a BNL, ossia la possibilità di sospendere il pagamento delle rate mensili per 18 mesi o di modificarne l’importo, con conseguente allungamento del periodo di ammortamento. Quest’ultima alternativa non è cosa da poco, anche perché, a fronte dell’esercizio dell’opzione di salto o di modifica della rata, l’istituto non applica alcuna penale. Vediamo ora quali sono i costi effettivi dei mutui proposti dalle due banche.
Le spese di perizia dell’immobile e di istruttoria della pratica sono sostanzialmente uguali per entrambi gli istituti e incidono, rispettivamente, per un massimo dello 0,27% e dell’1,25%. Anche la versione a tasso fisso dei mutui non presenta particolari differenze tra l’offerta di BNL e quella di UBI Banca. Per contro, nei mutui a tasso variabile, lo spread richiesto da BNL è più elevato (di quasi 0,08 punti di percentuale), con un TAEG complessivo di 1,30% rispetto all’1,13% di UBI Banca.
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