Mutui Inpdap per Carabinieri: Come richiederne uno per la prima casa
Di AnnamariaI dipendenti statali, tra cui i carabinieri, possono richiedere i mutui inpdap a tasso agevolato per l’acquisto della prima casa, della durata di 10 – 30 anni su un tetto massimo di 300mila euro. Per richiedere il mutuo, il dipendente statale deve essere iscritto già da tre anni al Fondo credito della Gestione Unitaria autonoma delle prestazioni sociali e creditizie.
La comunicazione di volontà d’iscrizione alla Gestione Unitaria deve essere inoltrata all’Inpdap dal personale dipendente in servizio o dai pensionati della Pubblica Amministrazione: non vale il silenzio – assenso. La domanda di accensione del mutuo può essere richiesta telematicamente dal richiedente o dai componenti del nucleo familiare che non possiedono già un’abitazione nel raggio di 100 chilometri dal comune di appartenenza della casa in oggetto.
Gestione dei prestiti verso le Forze dell’Ordine
La gestione dei prestiti verso le Forze dell’Ordine è realizzata dall’INPS ex-INPDAP sia attraverso il Fondo Credito a cui accedono gli iscritti alla Gestione Unitaria, sia attraverso convenzioni stipulate tra INPS e società bancarie e creditizie. Il mutuo per la prima casa è un prestito finalizzato, perché ha alla base il fine di entrare in possesso di un bene.
La restituzione del mutuo avviene mediante un piano d’ammortamento alla francese, con rata costante e posticipata pari alla cessione del quinto sullo stipendio. Per essere ammessi alla richiesta del mutuo, i carabinieri devono essere assunti con contratto a tempo indeterminato da almeno quattro anni, con iscrizione alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.
Se il contratto del dipendente statale è a tempo determinato, esso deve essere stato sottoscritto da almeno tre anni e per accendere il mutuo è necessario cedere il TFR a garanzia del prestito. Per i prestiti concessi da banche o società finanziarie la garanzia è data dall’INPS, contro il rischio di cessazione del servizio.
Il TAN, il TAEG e il tasso d’interesse sono modulati in base alle convenzioni tra banche, mentre si aggiungono lo 0,5% di spese di amministrazione e dall’1,5% al 3% per rischio d’insolvenza. E’ necessario il requisito della residenza presso l’abitazione oggetto di mutuo per almeno cinque anni, potendo poi estinguere anticipatamente il prestito surrogandolo, rinegoziandolo o sostituendolo.
Tasso d’interesse e condizioni aggiuntive
Il tasso d’interesse può essere fisso nella misura del 2,95% o variabile eguagliato all’Euribor a 6 mesi. L’abitazione non essere essere gravata da garanzie reali, non deve essere considerata di lusso e deve essere disponibile. Il richiedente sostiene le spese per la perizia giurata sulla regolarità catastale, le spese notarili e per l’iscrizione ipotecaria.
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