Mutui: i rischi del tasso variabile a rata fissa

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I mutui a tasso variabile, normalmente, prevedono una rata che cambia nel tempo al cambiare del tasso di riferimento. Un caso particolare è però rappresentato dai mutui a tasso variabile e rata fissa: in questo caso, se i tassi salgono, il mutuo si allunga, mentre se i tassi scendono, il mutuo si accorcia; la rata però rimane sempre quella fissata all’inizio del mutuo.

Questa può sembrare la soluzione ideale per chi è interessato ai risparmi permessi dal tasso variabile, ma non vuole correre il rischio di ritrovarsi, in periodi di tassi alti, ad avere una rata che non si è in grado di pagare.

Se la rata mensile non può cambiare, il rischio del variabile a rata fissa è però un altro: se l’allungamento della durata del mutuo supera una certa soglia, prefissata dalla banca e normalmente pari a 10 anni, chi ha contratto il mutuo si può trovare a dover pagare tutto in una volta il capitale restante, attraverso la cosiddetta maxirata finale.

Il rischio è tanto più alto quanto più è lunga la durata inizialmente prevista per il mutuo. Facendo diverse simulazioni, si può verificare che, nelle condizioni attuali, il rischio di dover pagare una maxirata finale anche di diverse decine di migliaia di euro diventa molto elevato se la durata iniziale del mutuo supera i 15 anni.

In conclusione, quindi, nelle condizioni attuali questa opzione può essere interessante per approfittare dei risparmi resi possibili dal tasso variabile avendo la certezza della rata mensile da pagare, ma solo se ci si può permettere di pagare la rata che viene calcolata per una durata iniziale 15 anni o meno. In caso contrario, è meglio fare una scelta diversa.

Daniele


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