Minibond: uno strumento per finanziare le PMI

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minibondPiù di un anno fa si iniziava a parlare di minibond, un tipo di obbligazioni corporate che potrebbe costituire una buona soluzione al problema della stretta creditizia delle banche. Soprattutto nei confronti delle piccole e medie imprese che non hanno accesso alla quotazione in borsa, ma che hanno bisogno di finanziarsi per restare competitive. Ideati sotto il governo Monti, per ora i minibond non hanno ancora convinto del tutto. Conviene emettere questo tipo di obbligazioni alle aziende con un brand solido, una buona reputazione a livello internazionale, un piano di sviluppo che ha bisogno di finanziamenti esterni per essere implementato. Possono emettere minibond le aziende con un fatturato che va dai 2 ai 500 milioni di euro, soddisfacendo alle condizioni di certificazione e di sponsorizzazione citate nell’articolo sopra linkato.

Lo scetticismo di molti nasce dalla considerazione che la ricerca di questo tipo di investitori di liquidità potrebbe rivelarsi per le aziende una perdita di tempo e denaro. In realtà, esistono molti potenziali acquirenti di questi titoli: fondazioni, fondi pensioni, compagnie assicurative – sempre alla ricerca di modi per investire la liquidità. Le PMI più solide attirerebbero sicuramente l’interesse di questi investitori e potrebbero finalmente irrobustirsi per tornare a crescere, vista l’impossibilità di reperire risorse dai canali tradizionali – ovvero il canale bancario e il mercato dei capitali.


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