Mercato azionario: qual è la differenza tra capitalizzazione e flottante?
Di NicolettaNell’ambito degli investimenti azionari, una differenza fondamentale è quella tra capitalizzazione e flottante.
Per capitalizzazione di mercato si intende il valore di mercato totale dell’azienda. Questo si calcola moltiplicando il numero delle azioni in circolazione per il loro prezzo corrente. La capitalizzazione è in pratica il valore che la Borsa attribuisce a quella società. Infatti, se cresce la capitalizzazione diminuisce la rischiosità del titolo.
Il flottante del titolo è invece la quota di capitale che non è proprietà del socio/dei soci che controllano la società (se essi esistono). Il flottante è la quota di azioni in circolazione in mano a investitori istituzionali e investitori privati – liberamente commerciabili sul mercato secondario (che in Italia si chiama MTA – Mercato Telematico Azionario).
Il flottante è un indicatore della liquidità del titolo. Anche le società a grande capitalizzazione possono avere un flottante modesto se le loro azioni sono difficili da liquidare. Quando il flottante è di modeste dimensioni, basta che pochi piccoli investitori acquistino o vendano le loro azioni per causare forti oscillazioni di prezzo.
Il flottante è soltanto una certa quota percentuale della capitalizzazione. Se lo fosse al 100%, significherebbe che tutte le azioni che sono state emesse dall’azienda sono in mano al mercato e non più proprietà di un soggetto dominante.
Un ultimo concetto da sottolineare è che le aziende che desiderano essere quotate in borsa devono fornire al mercato una quota minima di flottante. Le cosiddette medium cap devono quotarsi con un flottante iniziale equivalente al 35% della capitalizzazione post-quotazione. Le aziende a bassa capitalizzazione possono fermarsi al 10% della capitalizzazione post-quotazione, ma non scendere sotto i 750.000 euro.
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