Lo stacco dei dividendi: come funziona?
Di Daniele GrattieriI dividendi sono la parte di utile che le società quotate in Borsa distribuiscono (ovvero, consegnano) agli azionisti. Abbiamo specificato “la parte”, perché una parte dell’utile deve essere messa da parte (per legge) come “riserva legale”, mentre un’altra parte (di ammontare variabile), diventa una riserva straordinaria a cui l’azienda può attingere per re-investire o per altri fini speciali.
I dividendi possono essere semestrali o annuali. Inoltre esistono dividendi “normali” e dividendi “straordinari”, a seconda di come decide l’assemblea degli azionisti: i primi hanno una distribuzione regolare nel tempo, i secondi no.
Il dividendo può essere erogato in contanti oppure sotto forma di azioni. Nel secondo caso si parla di “aumento gratuito di capitale”: in pratica, al portafoglio titoli degli azionisti viene aggiunta una certa percentuale di azioni (ad esempio, 6 titoli in più su ogni 100 che si possiedono). In questa maniera l’azionista possiede più azioni, ma di valore minore – perché ripartito.
Quando un’azienda annuncia la data in cui pagherà il dividendo (per esempio, su questa pagina del portale SoldiOnline, trovate il calendario aggiornato relative alle date annunciate dalle società appartenenti nell’indice FTSE Mib per la primavera 2012), specifica anche la data di stacco della cedola, che di solito corrisponde a tre giorni prima della data del pagamento vero e proprio. Se oggi è il giorno di stacco della cedola e le contrattazioni delle azioni chiudono a 10 euro, il dividendo di 0,6 euro sarà distribuito tra tre giorni, ma il titolo riparte oggi per eventuali acquirenti da un valore di 9,4 euro.
La data di stacco non è da sottovalutare in quanto è in essa che si matura il diritto a incassare la cedola. In altri termini: i dividendi distribuiti possono essere incassati solo dagli investitori che risultano in possesso delle azioni di una determinata azienda prima della data di stacco della cedola. Se anche un investitore acquista le azioni il giorno della data di stacco, non ha più diritto al dividendo per quell’anno o semestre.
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Buongiorno,
possiedo delle azioni della Axa assicurazioni. Sono stata contattata tempo fa dalla Società che mi ha proposto di vender loro una azione, al prezzo che volevo io ma senza andare su tanto, perchè per loro era una specie di Golden Sharing (ancora devo capire cos’è). La trattativa non è andata in porto.
Oggi ho chiesto che mi venissero accreditati i dividendi dei 5 esercizi passato (dal 2009 al 2014) e per tutta risposta mi hanno detto che devo spedire le azioni a loro per avere l’accredito dei dividendi che, detto tra noi, sono una miseria.
E’ giusta questa prassi? E se io non volessi psedire loro le azioni, posso avvalermi di un professionista della mia zona (notaio od altro)?.
Grazie per la risposta.
Antonella.
Buongiorno,
possiedo delle azioni della Axa assicurazioni. Sono stata contattata tempo fa dalla Società che mi ha proposto di vender loro una azione, al prezzo che volevo io ma senza andare su tanto, perchè per loro era una specie di Golden Sharing (ancora devo capire cos’è). La trattativa non è andata in porto.
Oggi ho chiesto che mi venissero accreditati i dividendi dei 5 esercizi passati (dal 2009 al 2014) e per tutta risposta mi hanno detto che devo spedire le azioni a loro per avere l’accredito dei dividendi che, detto tra noi, sono una miseria.
E’ giusta questa prassi? E se io non volessi psedire loro le azioni, posso avvalermi di un professionista della mia zona (notaio od altro)?.
Grazie per la risposta.
Antonella.