L’intesa su Basilea 3 spingerà i titoli bancari e allenterà il credit crunch
Di Daniele GrattieriGrazie a una revisione degli accordi tra i governatore degli istituti europei avvenuta lo scorso fine settimana, alle banche del vecchio continente sarà concesso più tempo per raggiungere i requisiti di liquidità previsti da Basilea 3. Ricordiamo che lo scopo del pacchetto di accordi che prendono il nome della città svizzera è quello di trasformare le banche in istituti con sufficiente liquidità ed evitare che le banche centrali nazionali diventino prestatori di prima istanza. Il liquid coverage ratio (LCR) entrerà in vigore il 1° gennaio 2015 come già previsto in passato, però la copertura iniziale dovrà limitarsi al 60%, con un aumento graduale del 10% ogni anno, fino al raggiungimento del target del 100% il 1° gennaio 2019.
Con questa decisione si evitano gli eccessivi scossoni dei sistemi finanziari. Inoltre, si dà una spinta ai titoli azionari del credito e si permette alle banche di lesinare meno sui prestiti, specie a medio termine. Un approccio più morbido al trattamento della liquidità bancaria è di fondamentale importanza sia per la stabilità degli istituti che per rafforzare il loro ruolo primario nella ripresa dell’economia europea.
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