Le carte revolving e il rischio di pagare interessi altissimi
Di NicolettaLe carte di credito revolving, ovvero quelle con cui la spesa effettuata viene rimborsata ratealmente sembrano comode, ma prevedono tassi di interessi altissimi. Secondo un recente studio della Bocconi di Milano, il TAEG, ovvero il tasso annuo effettivo globale (medio) arriva quasi al 19%, ma per alcune di esse arriva al 25,92% – percentuale che in pratica sfiora l’usura.
Se ad esempio si spendono 1500 euro e si paga con una carta revolving, con l’intenzione di restituire delle rate da 100 euro al mese, con le carte peggiori alla fine si spendono 1749 euro, ovvero quasi 250 euro in più della cifra iniziale. Le carte revolving sono strumenti da non usare oppure da usare con estrema cautela, per importi contenuti e numero di rate ridotte. Inoltre, è opportuno prestare molta attenzione ai costi fissi della carta di credito (anche non revolving), come il canone annuo: in alcuni casi scegliere di ricevere l’estratto conto online permette di scendere da 30-60 euro annui a 6-7 euro soltanto. Non conviene mai limitarsi ad accettare per pigrizia l’offerta della banca presso cui si possiede un conto.
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