La lectio magistralis di Bini Smaghi all’Università di Pavia (24 febbraio 2010)

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C’era molta attesa per la lectio magistralis che ieri Lorenzo Bini Smaghi, membro dell’esecutivo della BCE, ha tenuto all’Università di Pavia per l’inaugurazione dell’anno accademico. Dal suo intervento, denso di cultura economica, sono emerse varie considerazioni interessanti, che riassumiamo in maniera necessariamente semplicistica:

* Non ha senso permettere un rialzo dell’inflazione per combattere la crisi: in questo senso la BCE preferisce una politica di rigore, in netto contrasto con le ipotesi più permissive del FMI che sarebbe propenso a consentire un rialzo dei prezzi.

* Le economie avanzate non si sono ancora pienamente rese conto degli effetti della globalizzazione: l’ingresso di centinaia di milioni di persone nel mercato mondiale ha e avrà necessariamente l’effetto di rallentare la crescita economica e di acuire le disuguaglianze sociali.

* I modelli economici del passato non si possono far rivivere: in questo senso è controproducente ‘drogare’ le economie sperando di ottenere il ritorno a una rapida crescita. Anche se è vero che le misure anticrisi attuate dai governi sono state necessarie per evitare l’implosione dell’economia mondiale, il successo temporaneo di queste politiche non deve illudere sul fatto che il proseguimento delle stesse possa riportarci indietro ai giorni d’oro.

A margine del convegno, in un’intervista a Gennaro Sangiuliano del TG1, ha inoltre affermato che:

* La tanto attesa ripresa economica per l’Europa è più lenta di quanto si supponesse qualche mese fa: si prevede per i prossimi mesi ancora un ritmo altalenante e permangono dei rischi legati al tasso di disoccupazione e all’incertezza sulle finanze pubbliche di molti Paesi. A proposito della crisi delle finanze pubbliche greche, ha affermato che la  Grecia deve fare la sua parte, mettendo in atto opportune misure correttive e l’Europa è pronta a sostenere questo sforzo in maniera adeguata. Non intravvede il rischio di simili ambasce per la Spagna, ma per evitare ogni rischio di ‘contagio’ è essenziale che la Grecia risolva realmente i suoi problemi.

* Infine, Bini Smaghi si è detto d’accordo con molti analisti che affermano che la situazione italiana è tra le migliori in Europa: le banche sono più solide della media degli altri paesi, la finanza pubblica ha retto anche grazie all’opera di contenimento della spesa. Tutto ciò si vede riflesso nei tassi di interesse inferiori a quelli di altri paesi europei, anche quelli al di fuori dell’area dell’euro: un ottimo segnale di fiducia nei confronti del Tesoro italiano.


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