‘L’Europa tradita. Lezioni dalla moneta unica’, il nuovo libro di Giuseppe di Taranto
Di NicolettaL’Europa tradita. Lezioni dalla moneta unica è il titolo del recente saggio scritto dal professor Giuseppe di Taranto, docente presso l’università Luiss Guido Carli di Roma.
L’economista registra l’innegabile verità che gli europei si sentono traditi da premesse che si sono rivelate false. Qualche esempio? La promessa che ci sarebbe stato nel corso del tempo un incremento del reddito e dell’occupazione. E la constatazione della presenza di una eccessiva euroburocrazia che va a braccetto con un deficit di eurodemocrazia, come mostra chiaramente la funzione dello stesso Parlamento europeo – organo elettivo ma che in realtà vede le decisioni del tutto in mano al Consiglio dalla Commissione Europea. Inoltre, l’Europa è stata tradita da una trasposizione del principio fondamentale della solidarietà tra i paesi, che si è trasformata in subalternità dei paesi del sud rispetto a quelli del nord, in particolare alla Germania.
Le ultime elezioni hanno dato un messaggio molto forte, con un’ondata di euroscetticismo molto elevato e con un ventaglio di sfaccettature che nei casi più estremi arriva fino a chiedere l’abolizione della moneta unica. La vera sfida è trasformare questo euroscetticismo prettamente distruttivo in un euroriformismo costruttivo. Serve una spinta per le riforme, soprattutto in un momento in cui l’Italia si appresta a mettersi alla guida dell’Europa del prossimo semestre. Questi sei mesi saranno una grande opportunità per proporre riforme improcrastinabili, come ad esempio il cambiamento dello statuto della BCE che deve diventare prestatore di ultima istanza, il superamento della soglia del 3% nel rapporto deficit-PIL e una maggiore flessibilità all’euro che ne aumenti la competitività sia all’interno dell’Europa che a livello internazionale.
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