Che cos’è l’ISEE e come ottenerlo?
Di NicolettaL’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) è un indicatore che serve a misurare la situazione economica di una famiglia o di un individuo. Esso viene calcolato sulla base dei redditi e del patrimonio posseduti dalla famiglia o dall’individuo, tenendo conto anche di alcune variabili socio-demografiche.
All’esorbitante cifra sottratta ogni anno dagli italiani all’erario con l’evasione fiscale contribuiscono anche tutti coloro che, senza esserlo veramente, si definiscono “poveri” o “nullatenenti”, in modo da usufruire gratuitamente di asili nido, mense scolastiche, esenzioni da tasse universitarie, borse di studio e servizi socio-sanitari di vario tipo. Ecco che l’ISEE cerca di arginare questo fenomeno.
Come avviene il calcolo dell’ISEE
Il calcolo dell’ISEE avviene in base alla seguente formula:
ISEE = (REDDITO DISPONIBILE + PATRIMONIO) / FATTORI DI CORREZIONE
Il reddito disponibile viene calcolato come la somma dei redditi (compresi quelli di lavoro dipendente e autonomo, le pensioni, le rendite finanziarie, gli affitti) al netto delle imposte e dei contributi previdenziali e assistenziali obbligatori.
Il patrimonio, invece, include tutti i beni mobili (come ad esempio conti correnti, azioni, obbligazioni) e immobili (come ad esempio case, terreni, auto) posseduti dalla famiglia o dall’individuo.
I fattori di correzione sono invece dei coefficienti moltiplicativi che tengono conto di alcune variabili socio-demografiche, come ad esempio il numero dei componenti del nucleo familiare, l’età degli stessi, la presenza di disabili o di familiari a carico.
Il risultato del calcolo dell’ISEE è un valore numerico che esprime la situazione economica della famiglia o dell’individuo in questione. Questo valore viene utilizzato per determinare l’accesso a diverse agevolazioni sociali, come ad esempio borse di studio, sussidi economici, agevolazioni fiscali e bonus.
Quando richiedere l’ISEE?
L’ISEE può essere richiesto ogni anno a partire dal 1° gennaio e fa riferimento alla situazione reddituale e patrimoniale dei due anni precedenti a quello in cui viene richiesto. Il 31 dicembre di ogni anno l’ISEE scade e, se è necessario richiederlo per qualsiasi prestazione, occorre rifarlo anche in corso d’anno.
Che differenza c’è tra l’ISEE e l’ISE?
L’ISE (Indicatore della Situazione Economica) e l’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) sono entrambi utilizzati per valutare la situazione economica delle famiglie che richiedono prestazioni sociali o servizi di pubblica utilità. Tuttavia, ci sono alcune differenze tra i due indicatori.
L’ISE valuta la situazione economica familiare nel suo complesso, considerando i redditi e il patrimonio di tutti i componenti della famiglia.
L’ISEE, invece, tiene conto non solo del reddito e del patrimonio della famiglia, ma anche di alcune variabili socio-demografiche, come il numero dei componenti del nucleo familiare e la loro età, la presenza di disabili o di familiari a carico. In questo modo, l’ISEE cerca di rendere equivalenti le situazioni economiche di famiglie diverse, che possono avere un numero diverso di componenti o altre variabili socio-demografiche.
Come si ottiene l’ISEE?
Per ottenere l’ISEE è consigliabile rivolgersi a un CAF (Centro di Assistenza Fiscale) che offre gratuitamente o con un piccolo contributo la compilazione della DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) e il suo invio all’INPS.
L’ISEE non è obbligatorio, ma spesso è richiesto per ottenere agevolazioni sociali o servizi di pubblica utilità. L’utilizzo del simulatore ISEE, messo a disposizione dall’INPS, può essere utile per avere un’idea del proprio ISEE, in particolare se si possiedono redditi medio-alti che potrebbero superare il limite stabilito per l’ottenimento di una prestazione. In questo modo, si può evitare di dover compilare la DSU o cercare la documentazione necessaria per presentarla al CAF.
Quali documenti occorre presentare per richiedere l’ISEE?
Per richiedere l’Isee è necessario presentare una serie di documenti, che variano a seconda della modalità di compilazione scelta. Se si utilizza la DSU precompilata tramite il sito dell’Inps, non è necessario allegare alcuna documentazione. Tuttavia, è comunque importante avere i seguenti documenti a portata di mano per compilare correttamente la DSU:
- Codice fiscale di ogni componente del nucleo familiare;
- Dichiarazione dei redditi;
- Documentazione che attesta compensi, indennità, trattamenti previdenziali e assistenziali, redditi esenti ai fini IRPEF, redditi prodotti all’estero, borse e/o assegni di studio, assegni di mantenimento per coniuge e figli, compensi erogati per prestazioni sportive dilettantistiche, somme percepite da enti musicali, filodrammatiche e similari;
- Redditi relativi ad attività di lavoro dipendente prestato all’estero;
- Reddito dichiarato dal coniuge estero iscritto all’AIRE e reddito relativo a pensioni estere;
- Reddito da attività agricole;
- Documentazione relativa a titoli di stato, buoni postali, partecipazioni azionarie, obbligazioni, BOT, CCT, buoni fruttiferi, fondi d’investimento, forme assicurative di risparmio ecc;
- Saldo e giacenza media di conto correnti, depositi bancari e postali, libretti postali e simili al 31 dicembre del secondo anno precendente la richiesta;
- Mutui (certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà) o case di proprietà (certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni);
- Assicurazioni sulla vita;
- Targa o estremi di registrazione di autoveicoli e motoveicoli di cilindrata pari o superiore a 500cc, di navi e imbarcazioni da diporto, posseduti alla data di presentazione della dichiarazione.
Se ci si rivolge a un CAF per la compilazione della DSU, è comunque sempre opportuno chiedere un elenco dettagliato dei documenti necessari da portare all’appuntamento.
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