Investire su valute e bond asiatici come strategia di difesa?

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Anche chi non pensa che ci sarà il break-up di Eurolandia, non è assolutamente in grado di prevedere se fra qualche anno la moneta unica sarà forte o debole. Entrambi gli scenari sono possibili, ma nell’ottica di diversificazione che nutre la sicurezza, un investitore accorto che desideri salvaguardarsi il più possibile dal rischio e ottenere rendimenti di un certo interessante, dovrebbe prendere in considerazione anche i mercati emergenti: America del Sud, Estremo Oriente e Africa, mettendo anche un 40% dei suoi investimenti fuori dall’area euro.

Per quali prodotti optare? Titoli di stato, però di nazioni solvibili: così sono tutti i paesi emergenti asiatici, poco indebitati e non aggravati dalla spesa per il welfare (semplicemente perché per ora non lo conoscono).

E poi le valute asiatiche, che per ora sono sottovalutate e sicuramente si apprezzeranno nei prossimi anni.

Per quanto riguarda i titoli azionari, non sono raccomandabili, almeno per il momento, poiché le aziende quotate di quell’area geografica potrebbero risentire moltissimo di un eventuale aggravarsi della situazione in Europa.

[via Sole24Ore]


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