Investire su uranio e centrali nucleari? Sì, se non avete fretta

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Il nucleare è un settore dell’economia in grande crescita: la scelta di utilizzare l’energia atomica si sta diffondendo in Europa, come nel resto del mondo con grande rapidità prospettando valide opportunità di investimento.

Una prima opzione potrebbe essere acquistare ETC (Exchange Traded Commodities): strumenti finanziari che permettono di investire in materie prime; nel caso specifico l’uranio, per le sue particolari caratteristiche di pericolosità e tossicità, è una materia che non ha un vero e proprio mercato “finanziario” di riferimento.

E’ poi possibile acquistare azioni delle aziende che rientrano nella filiera industriale nucleare, o, soluzione che sembra la più avvalorata dagli esperti del settore, puntare sui fondi quotati in borsa (ETF) legati alla suddetta filiera.

L’indice di riferimento per questi ETF è il Wna Global Nuclear Energy, più comunemente, Nuke: esso registra a dispetto della crisi mondiale incrementi di valore sempre crescenti.

Se è vero che non è possibile prevedere come si “comporteranno” questi titoli nel futuro, sostengono gli operatori, è almeno consigliabile investire nel nucleare solamente se interessati a investimenti di lungo periodo: la tempistica di riferimento per tali fondi è almeno venti o trent’anni, sono quindi adatti a chi voglia dedicare parte del portafoglio a investimenti che non siano di breve o medio periodo o ad esempio a fondi pensione.


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