Investire in America Latina per diversificare il portafoglio

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La prudenza è sempre d’obbligo, ma la diversificazione del portafoglio è una caratteristica che non deve mancare all’investitore accorto. A questo proposito, i tempi sono maturi per prendere in seria considerazione i paesi dell’America Latina. A livello finanziario, l’America del Sud non è soltanto il Brasile, una di più importanti paesi emergenti a livello globale, ma anche Cile, Colombia, Perù e Argentina. In tutto il continente, infatti, è in atto una notevole crescita. Si pensi che tra il gennaio 2001 e il dicembre 2010 (secondo l’indice MSCI) il guadagno annuale medio per le borse sudamericane è stato del 17%. In questa cifra media rientrano pienamente i casi di Cile e Brasile, mentre Colombia e Perù brillano anche di più, rispettivamente con un 38% e un 30%. Nell’ultimo decennio le performance sudamericane in Borsa sono state assai più robuste della media delle borse a livello globale (che sono salite del 12,5%). Meglio dimenticare invece i tracolli dei PIGS europei (Grecia -42,8%, Spagna -19,2%; Italia -11,9%; Portogallo -10,5%, Irlanda -4,8%).

Per quanto riguarda gli indici, quelli che hanno volato più alto sono stati il Santiago Ipsa del Cile (+37,6%),il Bogota Igbc della Colombia (+33,6%), ma ancora di più il Merval dell’Argentina (+51,8%) e sopra tutti il Lima Stock Exchange del Perù (+65% nei 12 mesi passati).

Si tratta di paesi ricchissimi di materie prime ed estremamente aperti al business, per i quali si prevede una notevole crescita del PIL nei prossimi anni, sempre che la situazione politico-sociale lo permetta, ovviamente.

Di recente, per offrire un’alternativa al Brasile come obiettivo degli investitori, le borse di Cile, Colombia e Perù si sono fuse in un solo circuito, indicato dall’acronimo MILA (Mercato Integrato Latino Americano), che permette agli investitori di mettere insieme un solo portafoglio diversificandolo in base ai punti di forza dei tre paesi: aziende elettriche e catene commerciali del Cile, società minerarie in Perù, istituti di credito, compagnie petrolifere e imprese edili in Colombia. Il MILA vale 614 miliardi di dollari (quasi il doppio del circuito messicano, tanto per darvi un’idea) e a breve indicizzerà fondi ed ETF di estremo interesse.


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