Imposta di bollo su conti deposito: perché alcune banche ne anticipano l’addebito?

Di

conti correntiAlcuni clienti che di recente hanno sottoscritto un conto deposito con somme vincolate presso una banca si sono accorti di un fatto singolare: l’imposta di bollo è stata addebitata anticipatamente rispetto alla scadenza del 31 dicembre 2012, sottraendola alla somma da loro versata con un vincolo che dà diritto a un tasso di interesse promozionale. Sembra un’irregolarità, ma in realtà non lo è e non costituisce uno svantaggio per il cliente.

Infatti, questa transazione (che deve comunque essere prevista in una clausola del contratto sotto forma di “prenotazione contabile dell’imposta dovuta il 31 dicembre di ogni anno”) non costituisce un addebito che va a diminuire il capitale depositato, ma rimane nella proprietà del sottoscrittore e viene remunerata dall’istituto di credito al tasso base che prevede il conto di deposito in questione (di solito, l’1%).

L’operazione è necessaria perché un conto deposito è diverso da un conte corrente: non può per sua natura “andare in rosso”, ovvero avere un saldo negativo, anche nel caso che si tratti dell’addebito di un’imposta. Si anticipa quindi il momento di pagamento dell’imposta per lasciare il cliente libero di ritirare le somme vincolate quando giunge la scadenza pattuita.


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloFinanza.net – Guida agli investimenti finanziari supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009