Imposta di bollo: che cosa cambia nel 2013

Di

E’ scattato ieri l’aumento dallo 0,10% allo 0,15% dell’imposta di bollo sui conti deposito e sui buoni postali già prevista dal testo del decreto “salva-Italia”, uno dei primi provvedimenti presi dal governo Monti. Andrà ovviamente a diminuire i rendimenti dei conti di deposito e di altri prodotti finanziari. Pagheranno questo balzello dell’1,5 per mille del loro valore di mercato le più importanti forme di investimento: fondi, polizze, azioni di Borsa, obbligazioni, titoli di Stato, conti deposito e buoni fruttiferi postali (sia cartacei che dematerializzati). In pratica, tutti i prodotti finanziari, fatta eccezione per i buoni postali fruttiferi con rimborso inferiore a 5000 euro e i fondi pensione – gli unici che sono rimasti esentati dalla suddetta imposta.

Rispetto allo scorso anno, per l’applicazione dell’imposta di bollo ora non esiste più l’esenzione per prodotti/conti con giacenze/saldi al di sotto dei 1200 euro; inoltre l’aliquota viene applicata integralmente sull’intero capitale investito, senza limiti superiori. Resta invariato rispetto al passato l’importo minimo da pagarsi, pari a 34,20 euro, la stessa cifra che si paga sui conti correnti, ma in quel caso soltanto per le giacenze che superano i 5000 euro.

1 commento su “Imposta di bollo: che cosa cambia nel 2013”
  1. Annamaria Carbonin ha detto:

    Io ho solo 5000 euro di obbligazioni Cirio e devo pagare 34,20 ! calcolate sul valore nominale perche’ il valore di mercato e’ zero ! non posso chiudere il conto titoli e non le posso nemmeno vendere, posso soltanto pagare e basta.


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloFinanza.net – Guida agli investimenti finanziari supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009