Il futuro dell’economia italiana è nella domotica e nell’agribusiness

Non vogliamo dire che i problemi siano finiti, ma sicuramente l’economia italiana ha risposto alla crisi degli ultimi due anni meglio di tante altre economie europee. Questo perché le famiglie avevano dalla loro parte una maggiore capacità di risparmio e una minore esposizione rispetto al sistema finanziario. Ma anche perché in Italia il suddetto sistema finanziario negli anni scorsi è stato più prudente rispetto agli eccessi di Wall Street e infine perché il nostro paese possiede un sistema produttivo e manifatturiero che è riuscito a restare competitivo nonostante la crisi.

Due degli ambiti per cui possiamo prevedere che in futuro l’Italia potrà e dovrà essere ancora più competitiva sono quello dell’agribusiness e quello della domotica.

Il settore dell’agribusiness raccoglie le varie aziende coinvolte nella produzione di cibo: aziende agricole, allevamenti, di chimica agraria, produzione di macchinari per l’agricoltura, vendita all’ingrosso e distribuzione, lavorazione, marketing e vendita al dettaglio dei prodotti agroalimentari.

La domotica studia le tecnologie volte a migliorare la qualità di vita e la sicurezza nella casa con l’automazione degli edifici. Punta sul risparmio dell’energia, sulla riduzione dei costi di gestione e sulla conversione di vecchi ambienti e impianti (elettricità, gas, acqua, climatizzazione ecc.).

Entrambe le sfere hanno la particolare caratteristica di riuscire a integrare diverse realtà produttive, ovvero di attivare un larghissimo numero di imprese. E, poiché con molta probabilità la domanda mondiale in questi due settori nel prossimo futuro non farà che aumentare, all’Italia conviene investire più risorse possibile in queste due direzioni.