Il franchising dei servizi batte la crisi economica

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In un panorama desolante di migliaia di imprese che chiudono i battenti ogni settimana in Italia, c’è una formula imprenditoriale che, nonostante le difficoltà dell’attuale congiuntura economica, regge relativamente bene e – anzi – è oggetto di riscoperta: stiamo parlando del franchising. Inventato negli anni ’30 negli USA, ebbe grande diffusione con il proliferare delle catene di fast food.

Quali vantaggi offre un contratto di franchising ai suoi affiliati? Marchio forte e consolidato, prodotti riconoscibili e già apprezzati dal pubblico, pubblicità comune per tutti i punti vendita. Ma soprattutto un rischio di impresa contenuto, un aspetto fondamentale di questi tempi.

Rispetto al passato negli ultimi anni si preferisce il franchising che offre servizi, invece che prodotti. Con una sola eccezione, quella del marchio che in Italia si occupa di vendere l’usato per conto terzi, un tipo di commercio che sta andando a gonfie vele e, come sottolinea questo articolo, potrebbe andare ancora meglio con maggiori finanziamenti da parte delle banche.

Funzionano molto bene i franchising che offrono servizi molto richiesti dal pubblico ma sempre meno forniti dalle amministrazioni locali: asili nido, sportelli che forniscono consulenze per il risarcimento danni (avvocati ed esperti nella risoluzione di controversie), microimprese di riparazioni sartoriali e lavori domestici (impianto elettrico, idraulico, piccoli lavori di muratura, giardinaggio, tinteggiatura e montaggio mobili). Su questi dovrebbe puntare chi vuole diventare piccolo imprenditore in questo periodo.

 


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