Gli attori del marketing pubblicitario
Di Daniele GrattieriMarketing. Una scienza che solo a nominarla spesso spaventa e spesso incuriosisce. Il marketing rappresenta una disciplina complicata a causa delle sue diverse sfaccettature, poiché lo studio del processo e delle motivazioni che conducono l’essere umano a compiere un’azione conduce uno studioso a dover vagliare diverse strategie.
Dagli anni ’70 a oggi il mondo del marketing si è evoluto moltissimo, ha seguito i mutamenti della società e della tecnologia, tanto che oggi si è arrivati a parlare di marketing multisensoriale.
Gli inizi vedono protagonista Christian Derbaix con la teoria dello “schema psicologico della cognizione del prodotto, poi della convinzione e infine della decisione, non rispondeva nei fatti alla realtà e che il fattore emotivo era decisivo nel processo d’acquisto”.
A lui successero, negli anni ’80, Holbrook e Hirshman i quali sostenevano che, nella scelta d’acquisto degli individui, i fattori esplicativi sono gli stati emozionali e affettivi. Fino a giungere nel ventunesimo secolo in cui gli stimoli emotivi, visivi e uditivi dominano la pubblicità.
Le réclame di oggi sembrano dei veri mini-film che hanno come attori principali: immagine, filmato, musica e profumo. Come nei veri film, anche nella pubblicità ogni attore ricopre un ruolo ben preciso:
- Immagine: ricopre il ruolo di stimolo emozionale limitato alla sfera sessuale.
- Musica: è la via di comunicazione auditiva che è preposta a colpire e a fare leva sulla sfera della vita quotidiana.
- Filmato: attore con comunicazione doppia, vista e udito.
- Profumo. Questo attore ha una storia un po’ a sé in quanto è difficile che lo spettatore, attraverso la televisione, sia in grado di sentire l’odore del pane appena fatto, il profumo di pulito della casa o il sapore che può avere una torta appena sfornata. La soluzione è quella di creare un linguaggio di comunicazione in grado di stimolare l’olfatto di chi guarda, di stuzzicare la sua libido. Questo dimostra l’importanza del ruolo dell’olfatto nella “debanalizzazione” del marchio – agendo anche sulla stimolazione della memoria olfattiva cioè dei ricordi olfattivi che caratterizzano i diversi momenti della vita di un essere umano. Al giorno d’oggi il marketing olfattivo va considerato il vero valore aggiunto della pubblicità .
La pubblicità oramai un vero e proprio film plurisensoriale e l’obiettivo dei creatori è quello di colpire a 360° la sfera emozionale per convincere lo spettatore a diventare compratore.
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