Come funziona il servizio di consulenza finanziaria MoneyFarm

Di

MoneyFarm è una società di consulenza finanziaria indipendente nata nel 2011, una delle più importanti in Europa tra quelle operanti online per la gestione patrimoniale. Autorizzata e regolata dalla Financial Conduct Authority e vigilata in Italia da Consob, è stata premiata negli ultimi tre anni come miglior servizio nel suo settore in Italia.

Il cliente interessato a un percorso di investimento online viene guidato in maniera semplice per scegliere i prodotti migliori e gestire le congiunture difficili.

In concreto, il processo di consulenza si attiva in tre passi successivi:

1. Identificazione del proprio profilo di rischio e degli obiettivi dell’investimento mediante la compilazione di un questionario.

2. Suggerimento da parte di MoneyFarm della composizione di un portafoglio personalizzato e diversificato – che il cliente possa valutare.

3. Eventuale versamento di una prima somma sul proprio conto MoneyFarm per iniziare a investire.

Quattro sono i concetti chiave su cui lavora il servizio di consulenza: la già citata diversificazione, ovvero una composizione ottimale del portafoglio in base al profilo e agli obiettivi del cliente. La limitazione dei costi di gestione, essenziale per non inficiare le prestazioni degli investimenti sul medio-lungo periodo. Molta attenzione viene poi prestata al monitoraggio e agli aggiustamenti del portafoglio per proteggere il capitale e poter contare su performance costantemente positive. Infine, MoneyFarm insiste sulla necessità di porsi un orizzonte temporale adeguato, ovvero investimenti orientati al medio termine, poiché i rendimenti dei mercati nel breve periodo sono sempre imprevedibili e fuorvianti.


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloFinanza.net – Guida agli investimenti finanziari supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009