Come funziona la fideiussione bancaria nei contratti di locazione?
Di Daniele GrattieriLa fidejussione bancaria nei contratti di locazione è uno strumento che va sempre più affermandosi sul mercato immobiliare.
Trae le sue origini dalla sentenza della Corte di Cassazione n. 3525 del 13 febbraio 2009 e ha come suo principale scopo quello di offrire ai proprietari degli immobili in affitto una maggiore garanzia sul pagamento, soprattutto nei casi in cui le tre mensilità previste per legge non siano in grado di coprire eventuali danni che possono subire gli immobili in questione.
Il sistema approntato vede l’inquilino assumersi l’onere di versare in banca un importo pari alla somma degli interessi calcolati sul canone di affitto annuo, non senza una analisi relativa alla situazione patrimoniale dello stesso soggetto condotta dall’istituto di credito che prende parte all’accordo tra le due parti. Soltanto una volta esperita questa formalità, mediante una lunga serie di riscontri, la banca deciderà se apporre la sua firma al contratto che lega le parti. Naturalmente questa parte può comportare un notevole dilatarsi dei tempi tecnici per il calcolo della somma da versare all’istituto di credito come deposito, ritardando anche la firma del contratto di locazione.
Per quanto concerne le clausole del contratto di locazione, prima di procedere alla firma occorre fare particolare attenzione alla sua durata, al tipo di garanzia e alla sua possibile estensione, al rimborso e alla clausola di escussione.
Va anche sottolineato come esistano possibili alternative alla fidejussione bancaria, in particolare la fidejussione assicurativa, che vede partecipare una compagnia assicurativa al posto della banca, e il garante, ovvero la partecipazione di una terza persona che sarà chiamata a pagare in caso di inadempienza del contraente principale.
Per quanto riguarda i costi, essi possono variare in base ad alcune variabili, come ad esempio la tipologia di fideiussione che si ha intenzione di utilizzare: l’importo finale potrà differire in maniera anche notevole ove l’inquilino dia una propria garanzia personale oppure nel caso in cui il locatario abbia intenzione di procedere con la copertura in toto o con il massimale più alto. In pratica, maggiore sarà il numero delle garanzie richieste, e più alto sarà il costo della fidejussione.
Il vantaggio che ne deriva per il locatario, è abbastanza semplice da individuare: in pratica esso si garantisce da eventuali inadempienze contrattuali in quanto, ove esse si verifichino, sarà la banca a subentrare nel pagamento di quanto dovuto. Si tratta con tutta evidenza di una garanzia di non poco conto, in grado di regalare sostanziose dosi di serenità al locatario, proprio in considerazione del fatto che sono sempre di più i cittadini che sono messi in difficoltà dalla perdita del lavoro o dalle conseguenze di una crisi economica che mette i bilanci familiari in grande difficoltà.
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