Forex e mercati: che cos’è lo Slippage

Di

Slippagedi Tiziano Brunno

Per spiegare che cos’è lo Slippage potremmo fare ricorso alla metafora del disco di vinile che “salta” e che ci costringe ad ascoltare un brano a “singhiozzo”. Nell’ambito del trading di valute si sente spesso parlare di Slippage o re-quote e in questa sede cercheremo di capire di cosa si tratta esattamente e soprattutto che cosa possiamo fare per proteggerci da questo fenomeno (o almeno provarci).

Quando in fasi di alta volatilità inseriamo un ordine a mercato può capitare che il nostro prezzo richiesto non sia disponibile e che il nostro ordine venga eseguito a un prezzo diverso. Il “salto” che avviene è proprio lo Slippage (parola inglese che letteralmente significa slittamento).

Come è possibile che il broker non abbia una quotazione disponibile per il mio prezzo richiesto, soprattutto operando in mercati molto liquidi come ad esempio la coppia euro/dollaro americano? La risposta la dobbiamo cercare nel modus operandi dei vari broker.

I Broker si differenziano infatti in due tipologie:

  • Dealing Desk (DD)
  • No Dealing Desk (NDD)

La tipologia di appartenenza identifica la modalità con cui vengono passati ed eseguiti gli ordini dei clienti. Vediamoli più nel dettaglio

Dealing Desk
I broker Dealing Desk, detti anche Market Maker, operano assumendo la controparte dei loro clienti. Poiché aprono un’operazione opposta alla vostra, capirete bene che questa tipologia di broker, che “fanno il mercato”, oltre a poter manipolare i prezzi che visualizzate sulla vostra piattaforma, vi ri-quotano a loro vantaggio.
In quanto controparte, non hanno la scusa del prezzo non disponibile: essendo già loro il prezzo offerto, giocano su altri fattori come ad esempio il tempo di latenza.
L’intervallo di tempo tra il vostro ordine e la sua esecuzione può influire parecchio soprattutto se avete deciso di inviarlo a ridosso dell’ uscita di una news importante (market movers) con conseguente innalzamento di volatilità.
Normalmente i DD offrono spread bid/ask fissi – un ulteriore motivo, a mio avviso, per fare questi trucchetti.
L’opzione No Dealing Desk è dunque migliore? Non è detto…

No Dealing Desk
I Broker NDD “dovrebbero” fare solo da collettore tra il cliente e il mercato interbancario. Ma non sono delle Onlus; di conseguenza è bene fare due precisazioni. Cosa succede in questo collettore tra voi e il mercato?
Avvengono due cose in funzione del tipo di negoziazione.

  • NDD STP (Straight Through Processing)
  • NDD ECN (Electronic Communication Network)

I No Dealing Desk STP si avvalgono di diversi fornitori di liquidità dai quali dopo aver selezionato il prezzo più vantaggioso in quel momento (vantaggio) applicano un mark-up ai valori bid/ask allargando di conseguenza lo spread per il cliente finale (svantaggio).
In questo caso il costo per il “lavoro” del broker è quantificato in PIPdi spread.

Per rivedere i concetti bid/ask, pip e spread vi invito a leggere questo mio articolo cliccando qui http://www.tradingblog.it/le-borse-crollano-bruciati-200-miliardi-in-borsa/

I No Dealing Desk ECN generalmente offrono spread fissi (il che costituisce un vantaggio) ma allo stesso tempo addebitano una commissione fissa per ogni operazione (un evidente svantaggio).

Detto questo, ecco come possiamo trovare il modo di proteggerci dagli effetti dello slippage.

Le soluzioni sono più di una e dipendono molto dal tipo di operatività adottato. Nel caso in cui prediligiate operazioni di medio lungo periodo, vi consiglierei un broker che offre spread variabili, anche di tipo Dealing Desk.
L’operazione di lungo raggio presuppone un target, in termini di PIP, in grado di assorbire lo spread iniziale, non è particolarmente influenzata dai rumor delle news e normalmente non prevede un ingresso at market di tipo impulsivo ma, più probabilmente, pianificato con ordini pendenti (ordini limit e ordini stop) inseriti in piattaforma senza fretta.

Se, invece, vi considerate uno scalper incallito o comunque un operatore intraday dovreste valutare broker NDD STP nel caso di conto operativo modesto e con poca esposizione per singola operazione e un NDD ECN nel caso di un conto ben capitalizzato.

Un ultimo avvertimento: conviene sempre verificare bene quello che succede in realtà nel vostro conto, nonostante gli accordi presi con il broker…

  • Lo Slippage si verifica anche con ordini pendenti e con ordini di chiusura operazione (stop loss e take profit).
  • Alcuni broker non offrono la stessa operatività sui conti demo rispetto ai conti real.

La mia soluzione preferita (comunque soggettiva) è di lavorare con broker NDD ECN nonostante abbiano spesso la “pecca” di non permettere l’apertura di conti con un capitale inferiore ad una determinata (ed elevata) soglia.

Spero di avervi fornito informazioni utili e vi invito a visitare il mio blog:
www.tradingblog.it
Tiziano Brunno Tradingblog


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