Fondi verdi e investimenti sostenibili: in crescita costante

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Parallelamente alle industrie italiane che stanno decisamente puntando sulla riconversione green, anche i gestori finanziari sono sempre più attenti alla dimensione ambientale ed etica dei prodotti finanziari che offrono. A questo punto non si tratta più di una moda come negli anni ’90, ma di un’impellente priorità: investire denaro nella salvaguardia dell’ambiente è ormai un impegno da cui dipende la nostra sopravvivenza su un pianeta malato.

I fondi verdi possono essere molto diversificati e toccare i settori più svariati come le energie rinnovabili (solare ed eolico in primo luogo), le tecnologie ambientali, lo sfruttamento e la gestione di risorse ecocompatibili (boschi e foreste), la riorganizzazione del settore idrico, l’agribusiness o più semplicemente l’investimento in industrie che devolvono una parte del patrimonio a iniziative con finalità ecologiche. Gli investimenti sostenibili vengono proposti nel contesto di fondi comuni “etici”, quelli che si basano sulla trasparenza delle aziende che finanziano.

In Italia sul segmento Plus della Borsa di Milano esistono al momento una decina di ETF specializzati in nuovi energie con rendimenti da inizi anno a questa parte da un minimo del -2% a un massimo del 18%. Il nostro Paese non è certo all’avanguardia: in media nel mondo si tocca con il settore green il 12-13% dei flussi finanziari totali mentre in alcuni paesi del mondo si è già arrivati al 40%.


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