Fondi di titoli di stato e fondi a scadenza: due scelte per ridurre il rischio negli investimenti

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I fondi comuni di investimento sono un prodotto finanziario che sta tornando in auge dopo un periodo di disgrazia dovuto alla crisi. Piacciono specialmente i fondi obbligazionari e i fondi flessibili. Per il 2013, però, le società di gestione finanziaria hanno intenzione di lanciare con forza due tipi di fondi particolarmente alieni da rischi:

* i fondi di titoli di stato, che si avvantaggiano della ripresa nel settore dei bond governativi, estendendo i panieri anche a scadenze temporali più lunghe e a Stati più periferici. Rispetto al fai-da-te nell’acquisto di titoli di Stato in teoria l’affidarsi a un valido gestore dovrebbe permettere di ottenere prestazioni superiori alla media del mercato per mezzo della tempestiva compravendita dei titoli quando è opportuno farlo.
* i fondi a scadenza, caratterizzati da durata prefissata e spesso con un rendimento prestabilito, con eventuale cedola periodica. Per questi ultimi bisogna tenere presente che le spese di gestione vanno a incidere parecchio sui rendimenti – e del resto è anche giusto ripagare una gestione molto professionale che faccia dormire sonni tranquilli. Il flusso cedolare è un vantaggio non indifferente, ma è importante calcolare bene le commissioni di sottoscrizione iniziale (che talvolta sono negoziabili), le commissioni di gestione (che di solito sono fisse) e le commissioni aggiuntive nel caso di rimborso anticipato rispetto alla scadenza naturale.


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