Firma digitale: come si appone e a che cosa serve
Di NicolettaLa firma digitale è un insieme dei dati in forma elettronica usati per l’identificazione che consente di attestare da dove proviene un dato documento digitale e chi l’ha scritto, senza alterarne il contenuto. Di fatto, è del tutto equiparabile alla tradizionale firma autografa e quindi assume piena efficacia probatoria dal punto di vista giuridico.
Ma come si fa la firma digitale e qual è la sua garanzia? La firma elettronica garantisce sotto i seguenti profili:
* autenticità: con un documento firmato digitalmente è possibile risalire all’identità del sottoscrittore;
* integrità: la firma elettronica fornisce la certezza che il documento informatico non è stato modificato successivamente alla sua sottoscrizione;
* non ripudio: un documento informatico che viene sottoscritto elettronicamente con firma digitale non può essere disconosciuto dal sottoscrittore.
Per scendere nei particolari più tecnici, la firma digitale è costituita da:
* Certificato di firma digitale: contiene l’anagrafica del titolare di firma e dell’azienda cui fa capo.
* Chiave privata: che viene usata per criptare il documento.
* Chiave pubblica: è utilizzata per decriptare il documento.
Sono molteplici i vantaggi derivanti dall’utilizzo della firma digitale: eliminazione di documenti cartacei (sostituiti da una conservazione digitale) e degli obsoleti timbri. La PA, gli istituti di credito, le assicurazioni, le utility e le imprese di ogni dimensione sono chiamate a percorrere questa via dell’innovazione con enormi vantaggi in termini di risparmio economico e di maggiore operatività. Tra le numerose aziende che offrono questa tecnologia c’è anche la iFin Sistemi di Padova, che con la sua vasta offerta di servizi e soluzioni di firma elettronica, aiuta i clienti a conseguire l’obiettivo paperless.
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