Fatturazione elettronica: controllo della spesa pubblica e lotta all’evasione fiscale
Di Daniele GrattieriLa fatturazione elettronica è ormai entrata a far parte della vita quotidiana dei contribuenti italiani, da oltre un anno. E in un solo anno di vita ha permesso all’Italia di raggiungere moltissimi traguardi. Traguardi che hanno interessato diversi ambiti, ma che hanno riguardato soprattutto il controllo della spesa pubblica e l’incremento del gettito fiscale.
Si, perché la fatturazione elettronica è stata introdotta soprattutto come strumento per arginare la crescente ondata di evasione fiscale che ha interessato il Bel Paese.
Nonostante tutti i precedenti tentativi da parte del Governo, il fenomeno non si arrestava né accennava a diminuire. Uno spiraglio di luce si è aperto quando l’Unione Europea ha caldamente raccomandato ai vari Stati Membri, di adottare la fattura elettronica all’interno delle proprie economie.
L’Italia è stata una dei primi Stati ad accogliere il consiglio dell’UE. E a ben vedere, visto che si trova ad occupare il gradino più alto del podio della classifica sull’evasione fiscale in Europa. Il secondo e il terzo posto sono tristemente occupati da Germania e Francia che, al pari dell’Italia, si trovano a combattere il fantasma dell’evasione e dell’elusione fiscale.
Fatturazione elettronica: dove siamo arrivati
La fatturazione elettronica non ha tardato a dare risultati soddisfacenti. Impiegata come strumento per contrastare l’evasione fiscale ha saputo incrementare le casse comuni del 2,5% (oltre 3 milioni di euro).
Ad aumentare anche i derivati della componente relativa agli scambi interni, che hanno totalizzato +3%, cioè circa 122,990 milioni di euro. Si emettono più fatture, se ne registra di più e soprattutto si utilizza questo strumento anche per controllare la spesa pubblica.
Per risolvere definitivamente il problema legato all’evasione fiscale, la strada da percorrere è ancora lunga e molti tratti sono in salita, ma l’inizio è promettente.
Fatturazione elettronica: Cosa ne pensa Agenzia delle Entrate
A parlare bene di questo innovativo strumento digitale è la stessa Agenzia delle Entrate, nella figura di direttore, Ernesto Maria Ruffini, che, durante un’intervista quest’anno ha detto:
“… In una prospettiva di lungo termine, lo scopo è di favorire la nascita di una cultura digitale che pervada non solo il settore produttivo, ma l’intera società italiana. In quest’ottica, la fatturazione elettronica è, ad oggi, una realtà ormai collaudata e apprezzata dagli operatori, è un processo che ha dimostrato la sua efficacia soprattutto durante l’attuale situazione emergenziale dovuta alla crisi epidemiologica da Covid-19, in cui la dematerializzazione dei documenti ha assunto un ruolo cruciale”.
Ha inoltre aggiunto e sottolineato che la fatturazione elettronica ha portato ad una semplificazione fiscale, ad una riduzione del numero degli adempimenti, alla modernizzazione del settore produttivo e, soprattutto, alla riduzione dei costi amministrativi per le imprese.
Da ultimo, ma non per importanza, la fatturazione elettronica ha saputo risolvere anche tutti i problemi legati agli adempimenti privacy, per il trattamento dei dati sensibili e quelli connessi ai possibili errori del data-entry.
Si tratta inoltre di uno strumento a basso impatto ambientale, che permette a chiunque di accedere ai vari documenti conservati da remoto, con semplicità e immediatezza. Ridotti infatti anche i tempi di ricerca e le spese sostenute per la gestione degli archivi fisici.
Aggiornamenti e modifiche
La fatturazione elettronica è uno strumento di lavoro e, come tale, richiede aggiornamenti e modifiche in corso d’opera. Aggiornamenti necessari a renderlo più adatto e vicino alle reali esigenze lavorative.
Per questo motivo Agid, l’Agenzia per l’Italia Digitale, ha previsto dei precisi e costanti aggiornamenti, gli ultimi dei quali riportano proprio data 01/10/2020.
Dal primo ottobre è infatti iniziato un periodo transitorio facoltativo, che durerà fino alla fine dell’anno, durante il quale i contribuenti avranno la possibilità di mettersi in pari con gli aggiornamenti. Aggiornamenti che questa volta riguardano specifiche categorie e codici del tracciato XML:
- 1. Tipo Documento
- 2. Natura
- 3. Tipo ritenuta
- 4. Modalità di pagamento
Per ciascuna precedente categoria sono stati aggiunti diversi nuovi codici. Al momento e fino al 31/12/2020, SdI (Sistema di Interscambio) accetterà sia il vecchio che il nuovo formato. Dal primo gennaio invece l’unico tracciato accettato sarà quello aggiornato.
C’è comunque ancora tempo per i vari gestionali per mettersi in regola con tutte le novità. Infine, nell’ultima revisione dedicata alla fatturazione elettronica, è stato lasciato dello spazio per l’elaborazione della fattura elettronica evoluta.
In altre parole si tratta di un aggiornamento che consentirà, in futuro, ad AdE di rilevare i dati necessari per la compilazione delle bozze delle dichiarazioni, direttamente dalle fatture elettroniche. Questo interessante aggiornamento riguarderà le dichiarazioni di imprese e liberi professionisti.
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