Fatturazione elettronica, ancora molta confusione da risolvere

Di
fatturazione elettronica

Con l’entrata in vigore anche delle ultime normative comprese nella legge di bilancio n.205/2017, dal gennaio scorso abbiamo dato il saluto finale alle schede carburante e le abbiamo sostituite con le fatture elettroniche. Tra i nuovi obblighi troviamo anche quello di effettuare tutti i pagamenti di carburante attraverso mezzi tracciabili per combattere l’evasione fiscale ma anche facilitare la riconciliazione delle fatture tramite i dettagli presenti poi negli estratti conto.

La fatturazione elettronica sarebbe dovuta entrare in vigore già nel luglio 2018 ma fu prorogata fino a gennaio 2019 per dare più tempo alle aziende e ai distributori di adeguarsi alle nuove norme.

Nonostante siano in uso da quasi sei mesi, rimane ancora molta confusione su come funzionano e cosa bisogna avere preparato per non incorrere in sanzioni.

Vediamo insieme le informazioni sulla fatturazione elettronica che bisogna conoscere per sfruttarla al meglio.

Le schede carburante cartacee spariscono dalla scena.

Come detto in precedenza, le schede carburante cartacee verranno eliminate e non saranno quindi più utilizzabili ai fini delle detrazioni IVA. Anche questa misura punta a limitare le frodi fiscali e ad obbligare aziende e liberi professionisti ad acquistare il carburante tramite mezzi tracciabili che offrono totale trasparenza sulle transazioni eseguite. Tutte le normative menzionate sopra possono essere trovate nella circolare n. 8/E dell’Agenzia delle Entrate.

Si presenta quindi un possibile problema in fase amministrativa per la quantità di documenti richiesti e il numero di singole fatture che dovranno essere riconciliate e rendicontate a fine mese. Vedremo più avanti in questo articolo come esistano già sul mercato soluzioni puntate a risolvere proprio questo problema.

Inoltre, ancora adesso, si assiste a code alle casse a causa dei dati da fornire al momento dell’acquisto per ricevere la fattura elettronica tra cui ad esempio i dati fiscali dell’azienda e il proprio indirizzo di Poste Elettronica Certificata.

Fatturazione elettronica, gli obblighi legati ai rifornimenti carburante.

Liberi professionisti e aziende, per adeguarsi con le nuove normative relative ai rifornimenti carburante con veicoli aziendali, dovranno seguire questi passaggi se desiderano continuare ad accedere alle deduzioni spese e detrazioni IVA:

– per prima cosa tutti i pagamenti dovranno essere effettuati con carte di debito, credito o prepagate e gli operatori finanziari dovranno essere sottoposti all’obbligo di comunicazione incluso nell’articolo 7, sesto comma del decreto del Presidente della Repubblica del 29 settembre 1973.

– una volta effettuato il pagamento, ricordare sempre di richiedere l’emissione della fattura elettronica da parte del distributore poiché, salvo per casi particolari delineati dall’Agenzia delle Entrate nella circolare n. 13/E, il processo deve venire completato entro 24 ore dall’acquisto.

– la fattura elettronica deve obbligatoriamente essere emessa dal rifornitore ed inviata all’indirizzo PEC (Posta Elettronica Certificata) dell’acquirente utilizzando il Sistema di Interscambio creato e gestito dall’Agenzia delle Entrate. Questo software è disponibile gratuitamente dopo essersi registrati e aver ottenuto il proprio PIN dall’Agenzia delle Entrate.

La fattura elettronica includerà poi tutti i dettagli della transazione e delle parti interessate fatta eccezione per la targa del veicolo utilizzato che ancora rimane facoltativa.

Esonero dall’obbligo, chi non deve richiedere le fatture elettroniche.

Le uniche persone esonerate dall’obbligo di fatturazione elettronica sono i privati poiché non dotati di partita IVA e quindi non interessati a detrazioni e deduzione spese.

Alcune soluzioni per adeguarsi alle nuove normative.

Le soluzioni tra cui scegliere sono limitate e praticamente si possono dividere in due categorie:

– la prima soluzione è quella di far gestire al settore amministrativo o al proprio commercialista tutta la documentazione richiesta all’acquisto di ogni singolo rifornimento per ricevere la fattura elettronica. Tra i dati richiesti troviamo sempre ragione sociale o dati del professionista, indirizzo o domicilio fiscale, indirizzo di Posta Elettronica Certificata o Codice Destinatario e ovviamente la partita IVA.

– la seconda soluzione, molto più conveniente sotto molti punti di vista, è quella di affidarsi ad una delle nuove carte carburanti presenti sul mercato. Queste sono vere e proprio carte di credito o prepagate utilizzate per acquistare carburante che aiutano a velocizzare ed automatizzare il processo di riconciliazioni e rendicontazione delle fatture elettroniche risparmiando tempo e quindi denaro alla propria azienda. Le carte carburante si dividono in monomarca, multimarca e universali e prevedono offerte diverse per coprire le esigenze di professionisti ed aziende di ogni tipo. Le carte monomarca, ad esempio, sono offerte da tutte le catene di distributori di maggior rilievo e consentono di ottenere sconti sul carburante, ricevere una fattura differita a fine mese a patto che ci si rifornisca nelle stazioni del marchio scelto.

Alcune delle carte carburante e delle prepagate per acquisti di carburante consentono anche di raggruppare tutte le fatture elettroniche in un documento unico mensile, valido fiscalmente al fine delle detrazioni IVA, rendendo la rendicontazione ancora più veloce.


Commenta o partecipa alla discussione
Nome (obbligatorio)

E-mail (non verrà pubblicata) (obbligatoria)

Sito Web (opzionale)

Copyright © Teknosurf.it, 2007-2024, P.IVA 01264890052
SoloFinanza.net – Guida agli investimenti finanziari supplemento alla testata giornalistica Gratis.it, registrata presso il Tribunale di Milano n. 191 del 24/04/2009